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Stasera il discorso del presidente Sarà il primo del settennato

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Nel suo esordio, l'ex senatore a vita entrerà nel merito delle questioni. E non mancherà di indicare errori e offrire soluzioni. D'altro canto, già nelle ultime settimane, Napolitano è apparso un Capo dello Stato che non se ne sta al Quirinale con le mani in mano. Anzi, nelle ultime due settimane l'inquilino del Colle è sembrato un presidente interventista, più simile a Scalfaro che a Ciampi. Il segno più forte di continuità con il suo immediato predecessore, infatti, potrebbe essere il luogo donde pronuncerà il discorso: lo studio della Palazzina. E anche nei tempi Napolitano dovrebbe seguire Carlo Azeglio, parlerà una ventina di minuti (Ciampi toccò i 16 minuti l'anno scorso, 18 l'anno prima). Ma Napolitano è un politico che ha fatto per tutta la vita politica, a differenza di Ciampi che è stato quasi sempre in Bankitalia. E proprio per questo l'attuale presidente non si limiterà a sfiorare i temi. Certo, sul discorso vige il più stretto riserbo. Ma chi conosce bene Napolitano si attende un forte appello alla coesione. Un invito rivolto proprio ai poli con il quale il Capo dello Stato proverà a richiamare tutti a una maggiore concretezza. Non è un caso che lo stesso ex parlamentare dei Ds ha in più occasioni affrontato la questione dell'«eccessiva distanza tra cittadini e politica». Coesione anche di un Paese che, pur nelle sue divisioni, ha saputo trovare l'unità nei momenti decisivi. Appena due giorni fa, ricordando lo scritto Carlo Mazzantini (che militò nella Rsi) ha sottolineato come «la sua testimonianza ha offerto un peculiare contributo alla ricerca di una memoria condivisa». Memoria condivisa, Paese unito, politica più vicina ai cittadini. Dalla politica interna a quella estera. L'europeismo resta la bussola della vita politica di Giorgio Napolitano ed è difficile che possa mancare una citazione nel discorso a poche ore dell'ulteriore apertura dei confini del Continente: dalla mezzanotte ne entreranno a far parte anche Romania e Bulgaria. Europa e Sud, Mezzogiorno, Mediterraneo. Napolitano ha ricordato pochi giorni fa ha indicato come gli italiani si siano ritrovato nel valore della patria dopo la tragedia di Nassiriya. E come l'Italia ha conquistato l'ammirazione internazionale nella gestione della crisi del Libano. E dal 2007 l'Italia siederà di nuovo nel consiglio di sicurezza dell'Onu, dunque riprende la sua autorevolezza oltre i confini. F. D. O.

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