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di NICOLA IMBERTI OGNI promessa e debito, soprattutto in politica.

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Detto fatto. E siccome gli affetti più importanti sono quelli più vicini, Romano Prodi ha cominciato da lì. Così ha «salvato» la poltrona del fratello Franco, classe 1941, una laurea in Fisica all'Università di Bologna e, «accidentalmente» direttore dell'Istituto di Scienza dell'Atmosfera e del clima. Cioè direttore di uno dei 107 istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Gli stessi che, ieri, hanno visto prorogati i loro incarichi, fino al 30 giugno del prossimo anno. Il Consiglio dei ministri, infatti, su proposta della Presidenza del Consiglio ha approvato uno schema di decreto-legge recante proroga o differimento di termini previsti da disposizioni legislative. Niente di male se non fosse che proprio lì, al comma 6 dell'articolo 1, è spuntata la norma «salva-Prodi» (Franco). In effetti era da un po' di tempo che l'opposizione aveva lanciato l'allarme, attaccando quello che, il responsabile scuola e università di An Giuseppe Valditara definisce «l'ennesimo tentativo di colpo di mano al Cnr». Ma nessuno aveva pensato al professor Franco, che comunque può essere considerato uno scienziato di chiara fama (non a caso ricopriva già l'incarico). Ci avrà pensato qualcuno, però, visto che nel testo compare questo comma: «In attesa del riordino del Cnr, i direttori degli Istituti del predetto ente, restano in carica fino al 30 giugno 2007, sospendendosi, fino a tale data, le procedure concorsuali destinate al rinnovo dei predetti incarichi». Insomma, per i prossimi 7 mesi, Franco Prodi resterà saldamente al suo posto. Poi si vedrà. La conferma si è resa necessaria perché, come spiegato nella relazione tecnica, il ministro della Ricerca sta per varare un complessivo progetto di riforma del Cnr e dunque per il momento si congelano gli incarichi. Anche quelli in scadenza. I dubbi sono soprattutto formali, visto che il Professore non ha abbandonato la sala del Consiglio sebbene fosse in una situazione di potenziale conflitto di interessi: Berlusconi invece ha sempre preso la via della porta per evitare di mettere in imbarazzo l'esecutivo. Il resto del decreto milleproproghe contiene un serie di novità per varie categorie. Infermieri. Vengono prorogati di un semestre, al 31 maggio 2007, gli interventi finalizzati a fronteggiare la carenza di infermieri e tecnici sanitari di radiologia medica presso le aziende sanitarie, le residenze assistenziali, le case di riposo e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Si tratta della riammissione in servizio di pensionati, di contratti a tempo determinato e di prestazioni aggiuntive. Farnesina. Il ministero degli Affari Esteri vede prorogata al 31 dicembre 2006 l'autorizzazione per l'assunzione di personale. Consiglio superiore delle Comunicazioni. La legge stabilisce che il Consiglio debba obbligatoriamente esprimere il proprio parere su contratti di servizio e contratti di programma. Attualmente, però, l'organo non è operativo per la decadenza di alcuni dei suoi membri. Per questo il governo ha introdotto una norma transitoria che consenta l'approvazione, entro l'anno, del contratto di servizio Rai 2006-2008 e di quello di programma delle Poste. Farmaci. Il decreto consente, fino al 31 dicembre 2006, la distribuzione dei prodotti che non recano l'indicazione in caratteri Braille del nome commerciale del prodotto. Privacy. Vengono prorogati i termini per l'adozione dei regolamenti relativi al trattamento dei dati sensibili e giudiziari da parte di soggetti pubblici.

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