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Polemica dopo il «riconoscimento anagrafico» di Padova

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L'Unione si spacca sulle coppie di fatto

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L'Osservatore Romano, in un articolo che verrà pubblicato oggi, alza il tiro parlando di iniziativa «ipocrita e inaccettabile», e bolla la mozione che introduce le «famiglie per vincoli affettivi come l'ennesima trovata per accreditare culturalmente un modello parallelo di famiglia». Nella bufera dei commenti contrari si inserisce anche la diocesi di Padova, appena ripresasi dall'incidente della visita nelle scuole negata per ragioni di pluralismo (e poi concessa) al Vescovo Mattiazzo. Secondo la diocesi di Padova il riconoscimento formale alle unioni di fatto svuota il senso stesso di famiglia, che invece «fa riferimento a una relazione stabile come la intende la Costituzione». I primi certificati di famiglia con l'indicazione dei «conviventi per vincoli affettivi», potrebbero essere rilasciati nella città veneta nel giro di un mese. Sul piano politico, scontato il fronte del no nella Cdl, emergono atteggiamenti di cautela anche nel centrosinistra. Il sindaco di Venezia Massimo Cacciari (Margherita) osserva che la strada per i diritti alle coppie di fatto «va fatta con prudenza». Difende il sindaco di Padova, Flavio Zanonato. «Ci siamo mossi - spiega - in una linea che è stata indicata a livelli altissimi dalle autorità ecclesiastiche. Il card. Ruini ha affermato che ci si deve muovere nella direzione di riconoscere dei diritti, senza confondere questa presenza con le famiglie». Polemico il capogruppo Udc Volontè. «Il dibattito in aula dimostra l'esistenza di una stragrande maggioranza all'interno dell'Unione favorevole ai pacs omosessuali. Di questo è bene che i più avveduti politici della Margherita prendano atto».

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