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Due nuovi vicedirettori per Riotta

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Sono queste le uniche nomine varate ieri dal Consiglio di Amministrazione della Rai. Infatti, dopo le nomine dei vicedirettori del Tg1 votate all'unanimità, il Cda, su proposta del presidente Claudio Petruccioli, ha deciso di aggiornarsi a martedì prossimo. I vertici di viale Mazzini si sono riuniti, per la prima volta, ieri in mattinata. Hanno approvato l'accordo per i diritti televisivi della Coppa Italia di calcio, dando mandato al Direttore generale Claudio Cappon di stipulare il contratto, e si sono occupati anche di un altro paio di contratti di fiction. Nel pomeriggio, poco dopo le 15, il Cda si è riunito nuovamente. All'ordine del giorno, oltre a quelle dei vicedirettori del Tg1, c'erano anche altre nomine: quella di Piero Badaloni alla direzione di Rai International; quella di Paolo Petruccioli alla vicedirezione della Tgr (insieme alla proroga dell'attuale vice Domenico Nunnari) e l'assunzione di Giorgio Giovannetti nell'ambito della direzione relazioni istituzionali. Ma dopo le nomine al Tg1, giudicate più urgenti perché inerenti il piano editoriale che il direttore Gianni Riotta ha presentato proprio ieri pomeriggio alla redazione, si è deciso di aggiornare il Cda temendo che sulle altre decisioni potesse non esserci un accordo così largo. Per esempio, sulla nomima di Badaloni, i consiglieri d'amministrazione vicini al centrodestra, avevano chiesto di poter votare contestualmente la nomina di tutto il Cda della Newco cui fa capo Rai International. La richiesta sarebbe stata quella di fare Alessio Gorla presidente della Newco e Carlo Nardello amministratore delegato. In seguito si sarebbe arrivati a discutere l'ipotesi della loro presenza nel consiglio di amministrazione della società. Ma il confronto ufficiale e la discussione sono stati rinviati alla prossima settimana. «Nulla da dire sulle capacità professionali dei due nuovi giornalisti nominati, anzi. Ma sono proprio necessari sei vicedirettori al TG1?». Lo chiedono i rappresentanti dei Popolari Udeur in Commissione di Vigilanza, il vicesegretario del partito Antonio Satta e il senatore Tommaso Barbato, facendo notare come ciò «appaia un controsenso nel momento in cui in Rai, come in tutto il Paese, si fanno appelli al risparmio e alla lotta contro gli sperperi». Tra l'altro, sostengono i due esponenti Udeur, «non si comprende come mai nel centrosinistra il dialogo sull'informazione televisiva, anche per quanto riguarda i suoi vertici, avvenga solo e soltanto tra Ds e Margherita, senza il coinvolgimento delle altre forze dell'Unione. E poi, malgrado le nostre richieste di cambiamento, la composizione del CdA appare a dir poco anomala, con un consigliere nominato dal precedente ministro dell'Economia che continua a muoversi d'intesa più con i rappresentanti dell'opposizione - concludono - che con quelli della maggioranza».

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