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Il Cav aveva chiesto di poter intervenire a «Annozero» per difendersi dalle accuse

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Per lo meno non in diretta. Così Michele Santoro, ribatte alle polemiche sul suo programma, scatenate dal rifiuto a far intervenire telefonicamente, nella puntata di «Annozero» dell'altra sera, Silvio Berlusconi. Ed è di nuovo scontro tra il conduttore ed ex europarlamentare, rientrato da pochi mesi in Rai e il leader di Forza Italia. Ma andiamo con ordine. Durante la puntata di giovedì scorso è stato trasmesso un servizio sulla vicenda del rinvio a giudizio dell'ex presidente del Consiglio, Berlusconi e dell'avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Servizio che non è piaciuto affatto al leader azzurro, il quale ha telefonato subito alla redazione chiedendo di poter replicare. Ma la risposta è stata: «Non si può interrompere il programma». La vicenda viene raccontata al cda Rai, direttamente dal presidente, Claudio Petruccioli, che dopo aver ricevuto una telefonata-protesta di Berlusconi, ieri ha reso partecipi tutti i consiglieri. Nascono da subito, dibattiti e polemiche nel cda, diviso in due schieramenti: per quelli di centro destra è un «episodio gravissimo», per quelli di centro sinistra la puntata «è stata di perfetto equilibrio» tra i temi trattati. Tra i primi a commentare l'accaduto, il consigliere Rai Giulio Urbani. «Berlusconi, racconta, ha provato in prima battuta ad intervenire al telefono, per fornire oralmente la sua precisazione. Poi, visto che gli hanno detto che non era possibile interrompere il programma, ha inviato nove righe di precisazione, chiedendo che venissero lette in trasmissione, ma anche in questo caso gli è stato risposto di no. È un caso grave, aggiunge Urbani. Per questo il cda ha dato mandato al direttore generale Cappon e, tramite lui, al direttore di rete, di riferire, dopo opportuni approfondimenti, se nella trasmissione siano state violate leggi o regolamenti relativi al pluralismo e alla completezza dell'informazione. La replica di Michele Santoro, arriva nel pomeriggio, quando, utilizzando il sito del suo programma spiega che «la trasmissione Annozero non prevede telefonate in diretta. Già nelle scorse settimane, sottolinea Santoro, avevamo negato l'intervento all'avvocato del capitano Ultimo e al presidente della regione Calabria, Agazio Loiero. Lo stesso abbiamo fatto con il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi». Il conduttore Rai sottolinea inoltre, di aver rinnovato più volte al presidente Berlusconi l'invito a partecipare, offrendo la più ampia disponibilità ad accogliere le richieste di rettifica correttamente formulate. Ribadiamo, conclude, che i soggetti esterni non possono deformare a loro piacimento un programma violentando il diritto d'autore. Ma il chiarimento di Santoro non basta a sedare le polemiche, soprattutto tra le fila azzurre di Forza Italia, secondo cui la puntata è stata «faziosa». Per il vicecoordinatore del partito, Fabrizio Cicchitto, «E' gravissimo che, alla vigilia delle elezioni regionali in Molise, la Rai, attraverso la trasmissione Annozero, realizzi una devastante turbativa arrivando ad anticipare in modo unilaterale e fazioso lo svolgimento e la conclusione di un processo contro il leader dell'opposizione Silvio Berlusconi». E l'esponente di Forza Italia, non ha dubbi, sul da farsi. «E' indispensabile l'immediata convocazione della commissione parlamentare di Vigilanza, mentre ci auguriamo che nelle competenti sedi della Rai si sollevi la questione dell'uso politico di trasmissioni televisive».

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