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Ordinanza anti-caos

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su misura per il leader Ds

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Aveva già tentato due anni fa ma il presidente del I Municipio di Roma, Giuseppe Lobefaro, s'era messo di traverso. Il segretario dei Ds, che abita in piazza delle Coppelle, in pieno centro storico, aveva chiesto, prima all'allora assessore al Commercio Valentini (Ds) poi allo stesso Lobefaro (Dl), di far chiudere un'ora prima i locali della piazza a due passi dal Pantheon. Un provvedimento che il sindaco Veltroni, in accordo col prefetto Serra, aveva stabilito per diverse strade della città eterna, da Campo de' Fiori a Tor Millina. Perché non inserire anche piazza delle Coppelle? Il motivo, del resto, era di quelli - almeno apparentemente - insindacabili. Il segretario Ds non riusciva più a dormire: troppo caos fino alle ore piccole. Non solo una questione di rumori ma anche di «affluenza» di giovani proprio sotto le finestre dell'esponente dell'Unione. Tanto da rendere biblico (tipo spartizione delle acque) ogni ritorno a casa. Sarà incredibile ma il presidente del I Municipio rispose picche: in quel luogo non c'era nessuna emergenza. Di certo non si poteva accorciare l'orario di apertura di pub e ristoranti soltanto per fare un favore a Piero Fassino e ad Alessandra Mammì, figlia dell'ex ministro delle Poste e Telecomunicazioni, anche lei residente nella zona. Proprio tra lei e Lobefaro ci furono scintille. La Mammì raccontò che la sua colf si era addirittura licenziata perché non sopportava più la frenesia di piazza delle Coppelle. Prima di andarsene le aveva detto: «Torno a Ponte Mammolo». Così, tanto per gettare benzina sul fuoco, la Mammì apostrofò il mini-sindaco del I Municipio: «Forse il presidente Lobefaro dorme a Ponte Mammolo». Fatto sta che non se ne fece nulla. Il segretario Ds, però, non si è arreso. Pochi giorni fa la prefettura ha emesso un'ordinanza per vietare dalle 20 alle 4 del mattino la vendita delle bottiglie di vetro in tre zone calde della Capitale: Campo de' Fiori, San Lorenzo e Trastevere. Un provvedimento che servirà a limitare lanci di bottiglie, risse e tensioni con le forze dell'ordine. Fin qui niente di strano. Il punto è che, nonostante gli annunci del Campidoglio, nella lista delle strade off limits all'ultimo minuto è spuntata anche piazza delle Coppelle. Non sarà la chiusura anticipata dei locali ma meglio di niente, avrà pensato l'esponente dei Democratici di Sinistra. Nei corridoi del Campidoglio si racconta che Fassino, appresa la volontà di sindaco e prefetto di riproporre l'ordinanza anti-vetro, si sarebbe fatto vivo proprio con Achille Serra per rilanciare la questione-caos di piazza delle Coppelle. Il prefetto, a sua volta, avrebbe contattato la segreteria di Veltroni e così, come per magia, nella lista delle strade sorvegliate speciali è spuntata anche la piazza dove risiede il segretario. Del resto negli ultimi anni la zona è diventata uno dei punti centrali della movida romana. Il via libera di prefettura e Campidoglio non si è fatto attendere. Raggiunto, almeno in parte, l'obiettivo di «raffreddare» la piazza, Fassino avrà tirato un sospiro di sollievo. Per il resto, non c'è niente di nuovo sotto il sole: siamo tutti uguali ma qualcuno è sempre più uguale degli altri.

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