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LE DICHIARAZIONI di Montezemolo hanno innescato una serie di reazioni tra gli industriali.

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Conti alla mano la Marcegaglia ha sottolineato che gli interventi della Finanziaria per lo sviluppo, la politica industriale e l'innovazione ammontano nel 2007 solo a 315 milioni di euro al netto del Tfr. Il costo del Parlamento è pari invece a 343 milioni - ha evidenziato - ed è aumentato dal 2001 del 36%. A sostenere che la riforma del Tfr porterà, seppur in modo contenuto, ad un aumento dei prezzi è Giovanni Rana, patron dell'omonimo gruppo agroalimentare. Per Rana, con la riforma del Tfr «ci sarà un moderato aumento dei prezzi»; per esempio, ha aggiunto ironicamente, «i tortellini costeranno un euro in più». Allo stesso tempo, Rana riconosce che «la nuova versione della riforma del Tfr (valida per le azienda sopra i 50 dipendenti, ndr.) tutela le piccole aziende per le quali ci possono essere grossi problemi. Quanto a noi, che abbiamo tra i 700 e gli 800 dipendenti, la riforma del Tfr una certa incidenza sui bilanci comunque l'avrà». Quello di Luca Cordero di Montezemolo al Forum della piccola industria di Prato è stato «un intervento equilibrato, eccellente, coraggioso». Lo ha sottolineato Giuseppe Morandini, presidente della Piccola industria di Confindustria. Morandini ha quindi auspicato che dalle dichiarazioni del presidente di Confindustria «sia partito un messaggio molto chiaro alla politica di andare oltre la finanziaria e riuscire finalmente ad affrontare quelle che sono le misure che servono allo sviluppo della classe dirigente di questo paese che è proprio la piccola industria, come abbiamo cercato di far capire in questi due giorni di lavoro a Prato». «Montezemolo -ha concluso il presidente della piccola impresa - ha trattato tutti i temi, ha messo in evidenza quelle che sono le nostre priorità».

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