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ESSERCI o non esserci? Il dilemma ha agitato ieri gli animi degli esponenti dell'Udc, divisi sull'opportunità ...

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Da una parte i fedelissimi di casini — il segretario Cesa in testa — decisi a non seguire la strada della manifestazione organizzata da Berlusconi. Dall'altra i «berluscones» come Carlo Giovanardi che invece oggi in piazza ci saranno. E con lui anche il gruppo dell'Udc del consiglio regionale veneto. Per tutto il giorno si sono susseguite dichiarazioni di contenuto esattamente opposto. La prima dichiarazione arriva da Onorio De Boni capogruppo dell'Udc alla Regione e Francesco Piccolo presidente della commissione Statuto: «Ci saremo perché convinti dell'opportunità di tale manifestazione e perché così è stato deciso da tutti i gruppi della Casa delle Libertà del Consiglio regionale del Veneto». «Riteniamo necessaria questa precisazione — ha proseguito — per chiarire la nostra posizione nei confronti delle perplessità nei confronti della manifestazione vicentina espresse dal leader nazionale Pierferdinando Casini e soprattutto di quanto dichiarato dal segretario regionale Settimo Gottardo secondo il quale la Casa delle Libertà non esiste più. In Veneto e, soprattutto in Consiglio regionale, non solo esiste ma opera in perfetta armonia». Poco dopo è arrivata la replica di Lorenzo Cesa: «Ho grande rispetto per gli amici che manifesteranno con la Lega, An e Forza Italia a Vicenza, dove saranno presenti alcuni parlamentari veneti dell'Udc guidati dall'onorevole D'Agrò». «Io non ci sarò — ha poi precisato — e non per un banale raffreddore come ha detto qualcuno, ma perché il nostro partito sta costruendo un'alternativa al governo Prodi attraverso un percorso diverso. Questo vale per domani e varrà per tutte le altre manifestazioni non concordate preventivamente con noi. Nelle mie parole non c'è intento polemico, ma il nostro ruolo e la nostra funzione sono differenti da quelli dei nostri amici. Agli uomini e alle donne dell'Udc confermo la grande mobilitazione del 28 ottobre al Palazzetto dello Sport a Roma contro questa finanziaria e in difesa delle famiglie e dei ceti medi». Parole che non hanno assolutamente dissuaso Carlo Giovanardi: «L'Udc Veneto ha aderito. Io sono un deputato eletto lì e ci sarò».

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