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La Camera approva la mozione bipartisan proposta da Bettini (Ds) e Alemanno (An)

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La Camera ha approvato la mozione bipartisan lanciata dal diessino Goffredo Bettini, presidente dell'Auditorium, e da Gianni Alemanno, di Alleanza nazionale e recente candidato alle ultime elezioni comunali nella Capitale. La candidatura di Roma come sede olimpica prende più forza grazie al governo che assicura tutti i supporti finanziari, nonchè il sostegno al Coni per spingere la Capitale in pole position nella griglia di partenza del Cio. Tra l'altro non va dimenticato che tra gli avversari più pericolosi ci sono grandi metropoli europee ed extra. Sarà una corsa a ostacoli difficile da vincere. A ricordarlo ci ha pensato Berlino rilanciando un tema alquanto diffuso: secondo i tedeschi nel 2016 non toccherà a una città europea organizzare le Olimpiadi. Uno spettro che torna a far paura e che viene invocato proprio dai berlinesi che sognano di farcela nel 2020 e che sperano di aver scelto il quadriennio giusto. Infatti non va dimenticato che nel 2012 toccherà a Londra accendere la fiaccola olimpica e quindi tra Roma e Berlino una è sicuramente di troppo. In attesa della decisione del Cio, prevista nel settembre del 2009, Palazzo Chigi tira dritto per la sua strada. «Il Governo sostiene la Capitale» garantisce il ministro dello Sport. Del resto come ricorda la stessa Melandri «sono trascorsi più di 40 anni dalle Olimpiadi del 1960 a Roma. Inoltre l'indiscutibile successo sportivo e organizzativo delle recenti Olimpiadi invernali di Torino ha dimostrato come l'Italia abbia tutte le carte in regola per ospitare i grandi eventi sportivi di rilevanza internazionale». «La candidatura di Roma - sottolinea la Melandri - presenta tutte le condizioni in regola secondo il Coni. Riguardo alle infrastrutture sportive mi preme rammentare che le risorse, quasi 43 milioni di euro per gli anni 2007-2008, sono già state stanziate dal governo attraverso il disegno di legge sulla Finanziaria per la realizzazione della città dello sport a Tor Vergata. Roma (già oggi dotata di numerose infrastrutture sportive, come ha rilevato la commissione di valutazione del Coni) potrà anche contare sulle strutture che si erediteranno dai mondiali di nuoto del 2009, e da quelli di pallavolo del 2010». Veltroni si porta a casa il primo successo. Il secondo se lo aspetta dal Senato. «Una decisione importante per la città di Roma - commenta il sindaco - il frutto di un lavoro collettivo, costruito assieme alle istituzioni e a tutte le forze politiche. Per competere con le altre città Roma ha bisogno del sostegno di tutto il Paese». A questo punto occorre che anche le forze economiche si stringano intorno al sindaco Veltroni e al presidente del Comitato organizzatore, Gianni Letta, per creare quella squadra capace di fare l'impresa. L'importante è non fare gli errori del passato. Lo smacco subìto da Rutelli fa ancora male. Chi invece continua a remare contro è la Lega. Il Carroccio, come si sa, avrebbe preferito la candidatura di Milano, ma il confronto con Roma non è stato nemmeno preso in considerazione.

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