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Il vicepremier Francesco Rutelli

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«Questa è l'ultima chiamata. Tra pochi mesi la compagnia sarà morta»

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Con i giornalisti Rutelli ha voluto stoppare tutte le polemiche seguite alle sue dichiarazioni su Alitalia e sugli aeroporti di Malpensa e Fiumicino. «Sono indignato - ha detto - per questa polemica. Io non ho mai chiesto di fare un favore per Fiumicino contro Malpensa». Anzi fare una «battaglia provinciale di Milano contro Roma o viceversa - ha aggiunto - è il più grande errore che si possa fare di fronte alla crisi di Alitalia». Quello che si deve fare, secondo Rutelli, è «salvare Alitalia. Io ho detto che serve un nuovo piano industriale, l'ingresso di partner privati e non vedo cosa questo c'entri con la polemica o con il campanilismo Roma-Milano». Il ministro ha sottolineato di non avere mai detto di bloccare lo scalo in provincia di Varese. «Non c'è una frase detta da me - ha osservato - che dica fermiamo Malpensa a favore di Fiumicino. Questo è un modo di porre la questione comodo per non affrontare il problema» e cioè il fatto che «Alitalia va a picco. Questa è l'ultima chiamata. Non dipingete questo come uno scontro Fiumicino-Malpensa perchè questo è il modo di chi non ha capito il problema e allunga il brodo: ma di brodo non ce n'è più». Per Rutelli, comunque, più che Fiumicino, il problema di Malpensa è Linate, visto che da Linate partono i voli di collegamento con gli aeroporti intercontinentali. «A Fiumicino, ad esempio - ha detto - ci sono problemi con il collegamento dei taxi, ci sono problemi con diversi aspetti dei servizi». Ma ci sono problemi anche a Malpensa. «I collegamenti a Malpensa - ha aggiunto - non li toglie Fiumicino, ma Linate. Qua - ha proseguito - non si è mai fatta una scelta e si sono mantenuti collegamenti internazionali importanti da Linate, talchè i passeggeri per i voli intercontinentali non partono da Varese ma da Milano, facendo scalo». Direttamente il vicepremier non dice che si deve trasformare Linate in un city-airport, «queste - ha osservato - sono scelte che riguardano Sea». Ma poi, va oltre. «Stabilirà bene Sea le strategie sui collegamenti - ha aggiunto - se per caso far partire voli per alcune grandi destinazioni europee non porta poi i passeggeri da lì nel resto del mondo. Il tutto a scapito di Malpensa. La concorrenza - ha concluso - dobbiamo farla con gli stranieri, con le nuove compagnie». E, sempre ieri, il presidente della Provincia di Milano ha incontrato il vicepreisdnte del Consiglio per discutere di Alitalia e Malpensa dopo le polemiche causate da un'intervista rilasciata da Rutelli. E dopo l'incontro, Penati parla di un «chiarimento assolutamente esauriente. Non c'era alcuna volontà da parte di Rutelli o del governo - ha aggiunto - di mettere in discussione il ruolo di Malpensa come aeroporto internazionale e intercontinentale». Quello che invece c'è è «un discorso sul destino di Alitalia e vedremo cosa succederà, se riuscirà a sopravvivere o se la crisi è così pesante da pregiudicare anche la possibilità di un rilancio».

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