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Tassa di successione, arrivano le modifiche

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Diverse le modifiche allo studio e c'è attesa per verificare che cosa il governo deciderà in materia di successioni. Già domani si comincerà a votare gli emendamenti al decreto fiscale in Commissione Finanze ma tra le proposte di modifica ancora non sarebbe stata messa a punto quella sulle successioni. «La tassa di successione - ha ammesso il Ds Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione Finanze del Senato - così come è prevista non va proprio: il limite delle esenzioni è troppo basso, va prevista solo per i grandi patrimoni». Secondo fonti della maggioranza, gli attuali ritocchi alle imposte di registro in caso di successione o donazione dovrebbero essere sostituite da una vera e propria tassa sui grandi patrimoni, come tra l'altro era previsto già nel programma elettorale dell'Unione. La soglia sulla quale si starebbero facendo i calcoli e di circa un milione di euro ma a valori di mercato; un'ipotesi, questa, che però non supererebbe le riserve di parte della maggioranza perché un milione di euro a valore di mercato si traduce in 250-350.000 euro a valore catastale, in pratica più o meno la soglia che già c'è. Per escludere la grande totalità della gente e colpire solo i grandi patrimoni si dovrebbe puntare proprio a un valore catastale di un milione, che quadruplica al valore di mercato. In queste ore dunque si starebbe facendo una valutazione anche politica e non solo tecnica e per questo l'emendamento non sarebbe stato depositato dal governo alla Camera. Un altro nodo rispetto al quale si attendono possibili modifiche da parte del governo è quello del tfr, anche se la norma è contenuta nella Finanziaria vera e propria e dunque c'è ancora un po' di tempo per eventuali ritocchi. «Penso che il governo debba ritirare il provvedimento perché è stato adottato scavalcando le parti sociali», è tornato a ribadire al proposito Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. Un'ipotesi che non sembrerebbe allo studio del governo che invece dovrebbe inserire al proposito solo qualche correttivo per andare incontro in particolare alle piccole imprese. Su questo tema, il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, si aprirà un tavolo di confronto (parallelo a quello sulla previdenza complementare) tra ministeri del Lavoro e dell'Economia e parti sociali e «al momento su queste soluzioni sono in corso discussioni di carattere tecnico». Altra possibile modifica alla manovra è stata annunciata dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi: «Abbiamo già preparato una proposta di emendamento all'art.16 della Finanziaria, per ritornare su questa decisione - ha annunciato riferendosi alla norma che prevede il passaggio dei beni aeroportuali dall'Enac all'Agenzia del Demanio - perchè significherebbe una sottrazione». Infine, i ministri della Salute Livia Turco, della Solidarietà sociale Paolo Ferrero e della Famiglia Rosi Bindi hanno lanciato l'idea di una tassa di scopo per finanziare il fondo per la non autosufficienza. Il leader del Prc Franco Giordano invece mette in evidenza che vanno abrogati i ticket, in particolare quelli del pronto soccorso.

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