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In Commissioni Affari Costituzionali

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Federalismo, riprende il confrontoEnzo Bianco: «Vogliamo decidere tutti insieme, non contro l'opposizione»

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«La parola chiave è attuare: non prepareremo una maxi-riforma che poi finisce nel nulla, ma faremo pochi ritocchi necessari», dice Luciano Violante, presidente della commissione Camera, ricordando i punti focali della riforma, affrontati in più di trenta interventi: dall'attuazione del federalismo fiscale all'applicazione della clausola di «necessità» in vigore nel sistema tedesco, cioè la possibilità dello Stato di legiferare anche al posto delle Regioni. Un «positivo avvio della stagione delle riforme», commenta da parte sua il presidente della Commissione del Senato Enzo Bianco, che oggi presiederà la seconda sessione dedicata al federalismo fiscale. Prima di definire le nuove norme, spiega, il Parlamento vuole ascoltare i protagonisti, per poi scriverle «tutti insieme, non maggioranza contro opposizione». Quanto ai rappresentanti di Regioni ed enti locali, parole di condivisione sul metodo non sono mancate, insieme a proposte precise, ma anche significative sottolineature. «Evitiamo le iniziative solitarie del legislatore nazionale», ha ammonito Maria Rita Lorenzetti, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, che invita a procedere sulla strada di «un accordo per la consultazione preventiva» prima di nuovi provvedimenti. Le questioni in agenda sono molte, dal Codice delle Autonomie al ddl sui servizi pubblici locali e al sistema delle Conferenze tra Stato e autonomie locali. E se la Camera delle Autonomie rimane l'obiettivo ultimo cui guardare, prioritario è che «la Commissione bicamerale per le questioni regionali — aggiunge — sia integrata con i rappresentanti di regioni e autonomie».

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