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Iniziato il seminario del gruppo dei Dl che fa capo alla Binetti. Obiettivo: far contare di più i moderati

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I promotori intendono, con questa iniziativa, porre chiari interrogativi alla politica sull'Italia da costruire e sui valori da perseguire. Un intento, spiegano, che va oltre il cattolicesimo democratico, una tradizione che deve essere superata, secondo gli organizzatori del seminario, offrendo elementi nuovi di riflessione culturale e politica. «Oltre il cattolicesimo democratico - chiariscono - non vuol dire l'abbandono di una grande avventura politica che ha caratterizzato la presenza dei cattolici nella vita sociale, né un voler dimenticare il contributo essenziale che i cattolici democratici hanno dato al compimento della democrazioa». I parlamentari Dl sottolineano di voler «riprendere tra le mani quella storia, quella tradizione, quella cultura, lasciando ciò che vi è di caduco e inserendole nella nuova prospettiva europea». Tre gli obiettivi dei Teodem: sensibilizzare il governo - messo sotto scacco dalla sinistra massimalista - verso le istanze degli elettori cattolici; contare di più nel costituendo Partito democratico; cercare di instaurare un dialogo con i moderati della Cdl. Posizioni che, però, incontrano le resistenze di ampie frange del centrosinistra. Prc, Pdci, Verdi e Rosa nel pugno sono «allergici» a certi discorsi e accusano i Teodem di clericalismo. La Margherita, dal canto suo, guarda con diffidenza all'iniziativa: molti diffidano dei fedelissimi di Rutelli. Particolarmente agguerrita è l'ala popolare dei Dl.

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