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Finanziaria, gli artigiani si ribellano

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Oggi, al meeting di Lanciano (Chieti), Casartigiani ratificherà la decisione di aderire all'iniziativa di protesta proclamata da Confartigianato e a cui aderiranno tutte le associazioni che rappresentano le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi (parteciperanno anche Cna, Confcommercio e Confesercenti). «Le cinque grandi organizzazioni del lavoro autonomo e delle piccole imprese sono unite nella protesta contro la Manovra - dice il presidente di Casartigiani, Giacomo Basso - le modalità dell'agitazione sono ancora da definire, ma è indubbio che le decisioni del Governo ci hanno penalizzato in modo eccessivo». Nel mirino c'è la stretta sugli studi di settore, l'aumento dei contributi previdenziali e la soglia del 10% per i contributi agli apprendisti. «Per quanto riguarda gli studi di settore ci aspettavamo un coinvolgimento maggiore nelle decisioni - sottolinea Basso - la revisione delle regole andava fatta fuori dalla Finanziaria, invece l'operazione appare finalizzata solo a recuperare tra i 3 e i 4 miliardi dalle tasche dei lavoratori autonomi». L'aumento dei contributi, secondo il numero uno dell'associazione artigiana, rischia di alimentare il lavoro nero e l'evasione. «Già adesso sono molti gli artigiani che si cancellano dall'albo e operano fuori dalla legalità - sottolinea Basso - aumentando i contributi non si fa altro che spingere alti imprenditori a darsi alla macchia». «Sapore di incostituzionalità», invece, nella norma sugli apprendisti. «Fissare una soglia del 10% per i contributi consentirà di recuperare una somma esigua che si aggira sui 200 milioni - dichiara Basso - nello stesso tempo, però, si pongono dei limiti allo sviluppo dell'artigianato, un settore che invece è tutelato dalla Costituzione». Non mancano le critiche alla riforma fiscale. «I nuovi scaglioni e le nuove aliquote Irpef colpiscono in modo pesante il lavoro autonomo, le piccole e medie imprese e i commercianti - accusa il presidente di Casartigiani - non possiamo essere sempre noi a dover sopportare i maggiori sacrifici». Basso chiede al Governo di riaprire un tavolo di trattative. «Noi siamo pronti a dare il nostro contributo - ribadisce - credo però che le norme della Finanziaria debbano essere riviste andando a incidere di più sui tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione». Oggi a Lanciano, nell'assemblea organizzata dal vicepresidente dell'associazione Nando Buccella, Casartigiani illustrerà agli associati tutte le sue proposte.

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