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SECONDO il segretario della Quercia «il fatto che in questi mesi sia migliorato l'introito fiscale fa ...

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È quanto ha affermato ieri il segretario dei Ds, Piero Fassino, a margine dell'ottava festa nazionale dell'Udeur. «Ma - a proseguito - la differenza fra 35 e 30 miliardi non cambia la determinazione e l'impegno del governo nel fare una legge finanziaria che deve puntare con decisione a tre obiettivi: avviare un risanamento del debito pubblico che negli anni del centrodestra è paurosamente aumentato; sostenere la crescita e gli investimenti per far sì che l'economia torni a crescere dopo anni di crescita zero e far sì che le famiglie e le persone che hanno redditi più bassi possano essere maggiormente tutelati nelle loro esigenze quotidiane e di vita». Quanto alla possibilità che con i conti migliori ci possa essere una maggiore morbidezza, «il rischio maggiore - avverte Fassino - è che per fare meglio, si faccia peggio. Questo è un momento particolarmente difficile non solo per l'economia del nostro Paese, ma anche per quella europea. Con questa impostazione, più si tarda a ridurre l'indebitamento, più si bruciano risorse per sostenere gli interessi del debito, piuttosto che sostenere gli investimenti». Secondo il leader dei Ds, «chi vuole effettivamente rilanciare lo sviluppo, dare maggiore forza all'economia, deve sostenere questa strategia di risanamento forte e determinata che propone il ministro dell'Economia Padoa Schioppa. Quanto prima - conclude - noi ridurremo l'indebitamento, tanto più potremo devolvere una quota maggiore di risorse agli investimenti e ai redditi della famiglia. Siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versano molte famiglie italiane e proprio per questo uno dei nostri obiettivi primari sarà quello di capire e andare incontro alle esigenze, legittime, di queste famiglie».

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