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Viale Mazzini, il valzer delle poltrone

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Petruccioli teme Del NoceL'Unione potrebbe offrire al direttore di RaiUno la presidenza del Cda

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Il centrodestra non ne vuole proprio sapere di nuove nomine alla Rai. Berlusconi a suo tempo - e con un successo elettorale di proporzioni superiori a quello ottenuto da Prodi - aspettò un anno e mezzo prima di modificare il cda di viale Mazzini. Stessa cosa dovrebbe fare il centrosinistra, alla luce soprattutto di quei soli 24 mila voti di differenza nella tornata elettorale. Ma Ds e prodiani fremono. Hanno sete di poltrone. Di puledri che cercano una sella ce ne sono tanti. Tutti aspettano lo zuccherino. I Ds scalpitano per il Tg1. È risaputo. Vogliono affidare la direzione ad Antonio Caprarica. Per contro il telegiornale della rete ammiraglia, diretto da Clemente J. Mimun, continua a collezionare risultati eccezionali di share. E tutte le sere batte il Tg5. Anche se va detto il tg del Biscione riesce a rimanere su di giri nei dati di ascolto, nonostante ci sia un traino non certo tra i più favorevoli. Pensate che lo share pochi minuti prima delle venti è intorno al 18% contro un 32% di RaiUno. Il gap viene sensibilmente ridotto con l'inizio del Tg5 che addirittura in questo periodo sta toccando ascolti mai raggiunti nemmeno da Mentana. Alla fine però è il Tg1 che conserva la vittoria dei numeri. Quindi per Mimun e Carlo Rossella, se non ci fossero tutte queste voci destabilizzanti, si potrebbe parlare di un periodo fantastico. Inoltre la linea del Tg1 non è stata stravolta nel dopo-elezioni, nonostante ci sia un direttore di area Forza Italia. Il tg è rimasto filo governativo, attento alle istituzioni e rispettoso dell'opposizione. Perciò non sarà facile scardinare la roccaforte Mimun nemmeno per i Ds. Soprattutto con un Cda che non ha nessuna voglia di modificare l'assetto e un'opposizione attenta a ogni piccola mossa: 24 mila voti di differenza non possono significare un'occupazione al 70 per cento. Con Maurizio Gasparri che ha più volte detto che se il governo Prodi violasse lo spirito della legge l'opposizione sarebbe pronta a paralizzare la Rai e a non far pagare il canone agli abbonati. Tuttavia una sola mossa spariglierebbe l'attuale situazione stagnante: offrire a Fabrizio Del Noce la poltronissima di presidente della Rai. Una poltrona che spetta all'opposizione, come la presidenza della vigilanza. Con Del Noce al posto di Claudio Petruccioli si libererebbero molte caselle che consentirebbero a Ds-Margherita e prodiani di sparare le cartucce in canna. Assisteremo a questo bagno di sangue?

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