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L'ULTIMA volta, quando il ministero dell'Economia aveva reso noti i dati sulle entrate tributarie, si ...

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Stavolta, invece, è restato in silenzio. Il presidente del Consiglio Romano Prodi da Castiglione della Pescaia dove si trova in vacanza con tutta la famiglia, ha evitato di commentare i dati relativi alla crescita del Prodotto Interno Lordo che, dopo il boom delle entrate e l'aumento della produzione industriale, fanno ben sperare in vista della Finanziaria. Chi esulta, invece, è ovviamente la Cdl che vede ancora una volta confermata la bontà della propria politica economica. «I dati sulla crescita del Pil completano un quadro di informazioni sull'andamento dell'economia che era già disponibile prima del voto e che allora era negato nonostante l'evidenza» è il commento dell'ex sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi (FI). «Ora - continua -, dismessa ogni retorica sul declino, nella maggioranza sono forti le tentazioni del galleggiamento su questi segnali positivi. Al contrario, questi indicatori dovrebbero incoraggiare a sostenere la ripresa attraverso una manovra non depressiva». Stesso appello arriva dai sindacati che chiedono di ammorbidire la Finanziaria o, quanto meno, di sostenere il più possibile lo sviluppo ora che ne è data l'pportunità. «La Finanziaria deve premere l'acceleratore sullo sviluppo: non c'è tempo da perdere», afferma il segretario confederale della Cgil, Marigia Maulucci. E anche Renata Polverini, leader dell'Ugl, è convinta che i dati di ieri siano «l'ulteriore riprova che c'è una possibilità per il Governo di ammorbidire» la manovra.

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