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«Porte aperte al magnate australiano»

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L'ex ministro Gasparri: «Sì all'ingresso nell'azionariato Telecom. Ma niente sudditanza»

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L'ex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, non alza barricate contro il tycoon australiano, ma avverte: «La legge che porta il mio nome non va modificata, perché è il migliore compromesso per favorire la crescita delle aziende italiane impedendo la creazione di monopoli». Quindi la legge-Gasparri va bene così com'è. In questo modo fa la parte dell'oste che difende il suo vino... «Mi hanno criticato per avere creato il Sic (Sistema integrato delle comunicazioni, ndr) che prevede un tetto del 20% del mercato per le società dei media. Un limite che scende al 10% per le aziende che, come Telecom, hanno una posizione dominante nel mercato. Qualcuno vuole abbassare questi limiti per evitare monopoli. Io credo che vadano lasciati così come sono, per non condannare al nanismo le imprese italiane» Nel Sic rientrano editoria, televisioni, internet, pubblicità. La partita però adesso sembra ruotare intorno alla tv sul telefonino. Questo è il mercato del futuro? «Credo di sì. In questo senso la Gasparri andrebbe modificata, facendo rientrare nel paniere anche la tecnologia Dvbh». Tronchetti Provera ha detto che le trattative con Murdoch sono solo sui contenuti televisivi di Sky. Ci crede? «Telecom è una società quotata e gli amministratori non possono divulgare notizie errate. Il gruppo è presente nel digitale terrestre, nella tv analogica con La7 e Mtv, nella tv via Internet con Alice e ha appena lanciato i tv-fonini. È naturale che abbia fame di contenuti». Ma si parla di un ingresso di Murdoch nell'azionariato. Cosa ne pensa? «Non è escluso che questo possa essere uno scenario futuro, anche perché Telecom ha un indebitamento alto e molti soci sono usciti o stanno per uscire. Però mi auguro che il Centro-sinistra, per fare una guerra di religione a Berlusconi o a presunti oligopoli nazionali non aprano le porte a monopoli esteri. Io sono per le alleanze e non per le sudditanze». In altre parole lei è contrario alla colonizzazione di Murdoch? «Murdoch è a capo di un impero e in Italia è già monopolista nella televisione satellitare dopo la fusione di Tele+ e Stream in Sky. Giudico inammissibile una sua eventuale partecipazione di controllo in Telecom».

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