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LA CDL non reagisce in maniera unanime alla discesa in campo di Piero Fassino e Francesco Rutelli.

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Su Rutelli, invece, si attendeva un consenso unanime anche alla luce degli annunci dei giorni scorsi che facevano pensare ad un colpo di fulmine tra il vicepremier e l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Con quest'ultimo che raccoglieva entusiasta l'invito a partecipare alla festa della Margherita a Caorle a settembre. Ieri, invece, mentre Casini applaudiva Rutelli, dal vertice di Forza Italia è arrivato un parziale stop (non è chiaro se a Casini o a Rutelli). In realtà non è stato Berlusconi a parlare, ma il suo portavoce Paolo Bonaiuti che è partito all'attacco accomunando il segretario Ds e il ministro dei Beni Culturali. «Fassino e Rutelli aprono all'opposizione - è stato il commento di Bonaiuti -: al Senato, ovviamente, dove sono forzati ad allargare la maggioranza per non tirare avanti solo con i voti dei senatori a vita. Chiudono invece sulla Rai, dove hanno già il presidente e il direttore generale e ora vogliono prendersi anche il consiglio d'amministrazione. Con tanti saluti all'opposizione». Sulla stessa lunghezza d'onda il vice-coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto secondo cui il centrosinistra cerca il dialogo ma solo a parole.

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