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Sconto di pena per dodicimila detenuti

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Da Tanzi e Vanna Marchi ed Erika ecco chi trarrà beneficio dalla legge

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Sono solo alcuni dei nomi «famosi» che potrebbero beneficiare dell'indulto, approvato ieri in via definitiva al Senato. Tra i killer beneficiari del provvedimento c'è anche Ruggero Jucker, l'imprenditore milanese che il 20 luglio del 2002 uccise con 41 coltellate la fidanzata Alenja Bortolotto. «Anche Jucker, condannato in via definitiva a gennaio del 2005, dopo aver ottenuto con il patteggiamento un dimezzamento della pena da 30 a 16 anni di carcere è tra i beneficiari dello sconto di pena», ha dichiarato l'avvocato e deputato di Forza Italia Michele Saponara, difensore insieme all'avvocato Vinicio Nardo dell'imprenditore omicida della «Milano bene». Così anche Ruggero Jucker, che oggi ha 40 anni, grazie allo sconto di pena potrebbe lasciare il carcere di San Vittore nel 2015 anzichè nel teorico 2018. Qualche fallimento alle spalle, problemi di lavoro e tante bugie ai genitori su esami mai sostenuti all'università. È questo il profilo che i pm hanno ricostruito dell'imprenditore, che in una notte di luglio uccise in un appartamento del capoluogo lombardo la fidanzata 26enne e cercò di alterare poi la scena del delitto gettando gli abiti sporchi della ragazza nella lavatrice, insieme alla marijuana che aveva fumato. Tra i 12.756 detenuti (su un totale di 61.396 sparsi tra le 206 carceri italiane) che beneficeranno dello sconto di pena di tre anni per le pene detentive e fino a 10mila euro per quelle pecuniarie, in applicazione ai reati commessi a tutto il 2 maggio 2006, ci sono i protagonisti dei casi giudiziari che hanno fatto più discutere. Primo tra tutti il delitto di Novi Ligure, commesso dall'allora minorenne Erika De Nardo, che insieme al fidanzatino Omar nel febbraio del 2001 aveva ucciso la madre e il fratellino nella loro casa. Anche Erika, condannata a 16 anni per il duplice omicidio, potrebbe tra qualche anno tornare in libertà. Beneficiario dello sconto di pena anche Pietro Maso, il giovane veronese che nel 1991 uccise i genitori per andare in vacanza e che ha già scontato 15 dei 30 anni di condanna. Pena scontata anche per l'autore della strage di Rozzano: Vito Corso, che per uccidere due pregiudicati sparò sulla folla provocando la morte di una bimba e di un anziano, fu condannato a 20 anni. Dell'indulto potrebbe usufruire anche Mattia, uno dei minorenni che stuprarono e uccisero a Leno, in provincia di Brescia, la 14enne Desirèe Piovanelli, già condannato a 10 anni. Sconti di pena in vista anche i devastatori di Corso Buenos Aires a Milano, che lo scorso 11 marzo si resero protagonisti di una vera e propria guerriglia urbana e che hanno ricevuto una condanna a 6 anni con rito abbreviato.

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