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«Diecimila ladri in strada»

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Gasparri: «Per le carceri ci vogliono ben altre riforme»

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Lo dichiara Maurizio Gasparri dell'esecutivo di Alleanza Nazionale. «Non si capisce infatti -aggiunge- questa discussione per cui un rapinatore, un estorsore, meriterebbe per Di Pietro di essere comunque scarcerato con tre anni di condono. Bisogna dire no all'indulto in quanto tale perchè rovescerebbe più di diecimila delinquenti sulle strade in piena estate con conseguenze nefaste per la gente comune. Questo è il problema. Non la dissertazione finto giuridica di chi vuole i rapinatori dentro le case della gente onesta cercando di farsi una verginità che non ha occupandosi di aspetti specifici». «Chi ha le idee chiare e vuole difendere i principi di legge e ordine ha una scelta sola da fare: votare il mio emendamento per la soppressione dell'articolo che introduce l'indulto senza distinzioni che -conclude Gasparri- non servirebbero assolutamente a nulla». «Il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, venga in Aula a dirci cosa vuole fare, quali sono le sue intenzioni. Anzichè fare comizi nelle carceri...». Il deputato di An, Maurizio Gasparri, si rivolge così al Guardasigilli Mastella nel corso del suo intervento in Aula sull'indulto. Gasparri ribadisce la contrarietà del suo partito all'indulto e critica il centrosinistra che non ha accompagnato questo provvedimento di clemenza con altre riforme più ad ampio raggio e più efficaci «per risolvere l'emergenza delle carceri». «Di Pietro dimentica che quando un partito conta davvero non si limita a protestare ma riesce a bloccare un provvedimento - a commentato Ignazio La Russa - Allora faccia insomma come An che, la scorsa legislatura, riuscì a bloccare ogni ipotesi di amnistia o indulto. Ma in realtà il suo è solo un gioco delle parti» mentre Italo Bocchino, capogruppo di An in commissione Affari Costituzionali della Camera ha detto che «torneranno in libertà duemila "bravi ragazzi" che hanno commesso un omicidio, mille ladri 2 mila rapinatori e 4 mila spacciatori di droga. Numeri destinati a raddoppiare nei prossimi dodici mesi».

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