Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Padoa spera: «Effetti positivi dai Mondiali»

default_image

  • a
  • a
  • a

Intanto sul fronte della crescita, sulla scia della vittoria azzurra ai Mondiali, un impatto positivo sul pil è quasi certo. È un bilancio sull'Italia positivo ma attendista in materia di conti, più roseo però quanto a crescita, di quello emerso nella due giorni di riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin a Bruxelles e dai bilaterali del ministro dell'Economia con il commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia e con il presidente dell'assise dei dodici ministri dell'eurozona Jean Claude Juncker. Il Dpef ha ricevuto «un'accoglienza positiva» da parte dei ministri, ha sottolineato Padoa Schioppa durante la conferenza stampa al termine dei lavori. Ma non si tratta certo di un assegno in bianco bensì di «un atto di fiducia da verificare a settembre» ha avvertito. Si profila dunque un autunno caldo per l'Italia. E potrebbe dunque essere proprio l'autunno, con la bozza della Finanziaria già pronta, il momento migliore per negoziare con Bruxelles l'eventuale slittamento di un anno alla scadenza del 2007 fissata dall'Ecofin per riportare il deficit sotto il tetto del 3% del Pil. Padoa Schioppa mira a rispettare la tabella di marcia Ue e d'altra parte, ha ricordato, «questa è l'ipotesi del Dpef» che punta a chiudere il 2007 con un deficit al 2,8% del Pil. Ma la questione di chiedere un anno in più, fino al 2008, per raggiungere questo target di certo è sul tavolo visto che, una volta fatta la Finanziaria, si dovrà verificare se gli effetti di alcune misure strutturali si paleseranno solo nel 2007 o magari estenderanno al 2008, rendendo necessario concordare con Bruxelles delle dilazioni temporali. E proprio la crescita trarrà beneficio dalla vittoria della nazionale azzurra ai Mondiali in Germania. «Sono convinto che l'effetto ci sia e sia positivo» ha detto il ministro dell'Economia senza tuttavia indicare cifre precise. Di certo comunque, la vittoria degli azzurri ha «l'effetto di migliorare l'immagine dell'Italia nel mondo, come paese esportatore, e la fiducia degli italiani che è la base per consumare e investire» ha osservato, sottolineando che questo «è la dimostrazione che i traguardi ambiziosi sono alla nostra portata».

Dai blog