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Prodi e Berlusconi evitano il derby

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Stavolta, però, tutti e due hanno deciso di fare un passo indietro. Romano Prodi e Silvio Berlusconi non saranno all'Olympiastadion di Berlino per seguire la finale dei Mondiali tra Francia e Italia. Resteranno a casa evitando quello che si preannunciava già come un derby istituzionale. Così, come accadde nel 1982 con Sandro Pertini, sarà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a rappresentare il nostro Paese a Berlino. Al suo fianco ci sarà il ministro dello Sport Giovanna Melandri e anche qui si registra uno scaramantico «ricorso storico» visto che, nel 1982, a rappresentare il governo a Madrid c'era il ministro del Turismo e dello Spettacolo Nicola Signorello (che aveva la delega allo Sport). Alla fine, però, al gruppo potrebbe aggiungersi anche il Guardasigilli Clemente Mastella che, con la moglie Sandra Lonardo ha tutta l'intenzione di non mancare. Il Capo dello Stato partirà stamattina a bordo di un piccolo aereo portando con sè solo i più stretti collaboratori (anche la moglie Clio dovrebbe rimanere a Roma). Appena giunto a Berlino si recherà al campo di allenamento della Nazionale per salutare la squadra. Dopo il saluto farà tappa all'ambasciata italiana a Berlino dove sarà ospitato per il pranzo e, quindi, nel mpomeriggio raggiungerà lo stadio. Qui, però, Napolitano non troverà il Presidente del Consiglio Romano Prodi che ha confermato che seguirà la partita nella sua casa di via Gerusalemme a Bologna in compagnia della famiglia (dovrebbero essere presenti i figli Antonio e Giorgio e i fratelli Vittorio e Fosca) ed alcuni amici. La sua è soprattutto una scelta istituzionale. «Voi sapete - ha detto ieri il premier dialogando con i giornalisti - che la prassi è che quando c'è il presidente della Repubblica, c'è il presidente della Repubblica». Scelta istituzionale anche quella di Silvio Berlusconi che, nonostante il pressing di chi lo voleva a Berlino (anche solo per oscurare mediaticamente Prodi), ha deciso di non partire imitando il suo avversario politico. In realtà l'ex premier è stato tentato fino all'ultimo, ma poi ha optato per villa La Certosa. Davanti alla tv saranno anche gli altri vertici istituzionali il presidente della Camera Fausto Bertinotti e quello del Senato Franco Marini. Il primo inquilino di palazzo Madama però, in barba alla cattiva sorte, avrebbe già pronta una bottiglia di spumante (rigorosamente italiano), per brindare con la famiglia in caso di vittoria degli azzurri. Per quanto riguarda il resto dell'esecutivo ognuno ha organizzato il proprio gruppo di «fedelissmi» (Massimo D'Alema a Roma, Arturo Parisi a Bologna, Giulio Santagata a Bologna, Alfondo Pecoraro Scanio a Roma, Di Pietro nella sua Curno). E tra le mura domestiche resteranno anche i leader dell'opposizione Gianfranco Fini («scottato» dalla trasferta del 1994 a Pasadena) e Pier Ferdinando Casini che, però, seguirà la finale in trasferta a Milano Marittima con la sua compagna Azzurra.

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