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Il fabbisogno migliora. Tremonti: «Prodi ci chieda scusa»

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E il fabbisogno della prima metà dell'anno segna un deciso miglioramento di 15 miliardi, attestandosi a 35.600 milioni contro i 50.619 del 2005. Il gettito fiscale va bene, grazie all'autotassazione ma soprattutto ad alcune poste una tantum per la rivalutazione dei cespiti aziendali. Ma tiene anche il fronte della spesa, che risente positivamente della direttiva che applica un monitoraggio più stretto, mensile, sulle uscite. I dati del fabbisogno segnano rosa per il primo semestre 2006. Ma il governo è al lavoro anche per la definizione del Dpef che conterrà le linee della politica economica per i prossimi anni, nonchè le indicazioni che saranno poi concretizzate con la finanziaria. Il premier Romano Prodi ha indicato che l'obiettivo «non facile» rimane quello che coniuga «crescita e risanamento». «Ci servono - ha aggiunto - circa 40-45 miliardi, per due terzi da destinare al risanamento e per un terzo alla crescita. L'Italia è come una persona che deve perdere 10 chili di grasso, quindi di spesa improduttiva, ma a cui serve contemporaneamente aumentare di 5 chili la propria muscolatura...». L'indicazione di Prodi è chiara. Il governo deve ora intervenire sul fronte della spesa. I dati positivi del fabbisogno registrano però anche un commento dell'ex ministro dell'Economia. «Preso atto dei dati sul fabbisogno - afferma Giulio Tremonti (Fi) - Mi aspetto ora, dopo le ingiuste polemiche dei mesi scorsi, le scuse dalla parte intellettualmente oneste della sinistra».

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