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Confcommercio chiede modifiche, banche divise

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Le reazioni al pacchetto sulla competitività non si sono fatte attendere. Commercio. La Confcommercio chiede modifiche e interventi da adottare attraverso la concertazione con categorie, Regioni e enti, affermando che su questo fronte qualche passaggio è saltato. Quanto al pacchetto fiscale Visco, l'associazione registra un ritorno a vecchi obblighi, come l'elenco clienti e fornitori. Insomma, un aggravio di adempimenti burocratici e di costi a carico delle imprese, di cui in ogni caso - rimarca Confcommercio - sarebbe stato opportuno discutere prima. Farmaci. Piace invece alla grande distribuzione la vendita dei farmaci da banco nei supermercati. Carrefour, Auchan, Coop e Conad lavoreranno per farsi trovare pronti all'appuntamento. Sui tempi ancora nulla di deciso ma, dicono, «presto partiremo con un piano d'azione». Martedì prossimo si riunirà d'urgenza il comitato centrale della Federazione Nazionale degli ordini dei farmacisti per prendere una posizione Banche. Dopo le perplessità espresse dall'Abi che si era detta contraria al dirigismo sui tassi, l'ad di Unicredit Alessandro Profumo si schiera senza riserve in favore delle misure del governo: «Un provvedimento importante per chiunque creda nel mercato e nella concorrenza. Queste misure rappresentano senz'altro un primo passo importante sulla strada del risanamento e dello sviluppo». Assicurazioni. Non smorza i toni anche il mondo assicurativo che già due giorni fa aveva parlato di «misure sbagliate e controproducenti». A 24 ore di distanza il direttore generale dell'Ania Giampaolo Galli rincara la dose delle critiche: «Dell'abolizione della vendita esclusiva delle polizze da parte di agenti monomandatari non sapevano nulla - fa sapere - Il vice ministro D'Antoni ci aveva proposto un tavolo. Evidentemente il governo non era coordinato al suo interno». Da qui l'aut aut: «O cambia il testo o il provvedimento sul risarcimento diretto sarà per noi inapplicabile».

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