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Una colica blocca il candidato Veltroni

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Questa volta il ricovero, sempre al policlinico Gemelli, è arrivato a quattro giorni dal voto, per una colica renale e febbre alta. Il sindaco di Roma Walter Veltroni, in corsa per la riconferma alla guida del Campidoglio, è stato ricoverato ieri per l'acutizzarsi della calcolosi renale di cui soffre da qualche tempo e che lo aveva già costretto ad una notte di ricovero in ospedale 20 giorni fa. Nella stanza al decimo piano del «reparto solventi I», con la moglie Flavia sempre accanto, è stato un continuo di telefonate e di messaggi di pronta guarigione. Il tutto in perfetto stile bipartisan. Tra i primi a chiamarlo al telefono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che gli ha rivolto «affettuosi auguri di pronta guarigione», il premier Romano Prodi, Fassino, D'Alema, Rutelli, Ciampi e vari esponenti della Cdl come Fini, Casini, Gianni Letta, Pisanu e Bonaiuti. Ma anche di esponenti del mondo dello sport, a partire da Totti, dello spettacolo e dell'impresa come Luca Cordero di Montezemolo. Le chiamate sono state talmente tante che a un certo punto i medici gli hanno tolto il telefonino. E proprio da esponenti di An, prima il portavoce Andrea Ronchi, e poi lo stesso Gianni Alemanno, suo sfidante per la Cdl nella corsa al Campidoglio, sono arrivate, in tarda mattinata, le visite politicamente più significative. «Mi ha augurato "l'imbocca al lupo" per la campagna elettorale - ha raccontato Alemanno - è obbligo di tutti dare la solidarietà verso chi si occupa dei problemi dei cittadini». I medici hanno disposto riposo assoluto, visite limitate al massimo e soprattutto l'annullamento di qualsiasi impegno. Gli appuntamenti elettorali sono stati confermati, ma senza di lui. E soprattutto è a forte rischio il faccia a faccia Tv a Matrix con Alemanno, fissato per la mattina di venerdì prossimo.

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