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Emma Bonino e Mastella vogliono la stessa poltrona La radicale: «Sono più qualificata, non mi faccio da parte»

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Un ministero che è diventato un campo di battaglia. Da un lato Clemente Mastella che ha barattato i suoi tre voti al Senato a favore di Franco Marini con il ministero della Difesa. Non solo, ma ha ottenuto anche una speciale dispensa. Mentre gli altri senatori che entreranno al governo dovranno dimettersi, lui potrà mantenere il doppio incarico. Una situazione che ha mandato su tutte le furie Emma Bonino: «Se Romano Prodi dovesse scegliere Mastella al mio posto dovrà spiegarlo a noi e all'opinione pubblica. Senza arroganza io mi ritengo più qualificata del leader dell'Udeur». Parlando della possibilità che Prodi per la Rosa nel Pugno scelga il ministero delle Politiche comunitarie, Bonino ha risposto: «È un ministero tutto da inventare e poi è senza portafoglio. Io ho vissuto bene senza fare il ministro... se posso dare un contributo molto volentieri. Non siamo abituati a ricattare ma abituati a convincere — ha osservato — e credo che ci siano i margini di convinzione». Poi la leader radicale spiega: «La proposta della mia candidatura al ministero della Difesa credo che sia credibile a tutti i costi. Noi siamo, per così dire, il partito più grande tra i più piccoli, quindi tra il 2,6% nostro e l'1,5% di Mastella se deve funzionare il manuale Cencelli vorrei che funzionasse anche per noi. Ma, a parte questo, credo ci debba essere anche un po' di meritocrazia. Oggi la "Difesa" è un problema di negoziati internazionali e la Rosa nel Pugno ha creduto di dare manato una donna ed io penso di avere un po' di carte in regola». Nel pomeriggio l'ex commissario europeo si è anche spinto oltre: «Starà a Romano Prodi scegliere tra le proposte avanzate da due componenti dell'Unione. Gli altri valuteranno se far parte della coalizione di governo, e in questo non c'è nulla di scontato». Bonino ha poi spiegato per quale motivo si è definita «più qualificata» rispetto al suo «rivale» centrista. «Vorrei ricordare — ha fatto notare la leader radicale — la mia esperienza nella Commissione europea. Oggi la Difesa è soprattutto dossier internazionali, peacekeeping e sostegno al mondo democratico». Fuori dalle dichiarazioni ufficiali, ambienti radicali fanno circolare la voce che Mastella non ha neppure grande dimistichezza con le lingue estere, a cominciare dall'inglese. Non solo, fanno notare anche che nelle riunioni dei consigli d'Europa ormai non ci sono più gli interpreti. Meno che meno nelle riunioni Nato. Mentre contano tantissimo i rapporti interpersonali tra i vari ministri. La dirigente della Rosa nel pugno è poi tornata a denunciare come il suo partito sia stato «scippato» di quattro senatori e sottolinea l'«importanza fondamentale» rappresentata da una applicazione «corretta e letterale» della legge elettorale al Senato. E sul governo, ha proseguito Bonino, «non vogliamo essere dati per scontati. Per noi è fondamentale valutare la composizione complessiva del governo, dalla quale ne discenderà la linea politica». Dopo le cannonate dell'ex pacifista Bonino, Clemente Mastella non ha potuto fare a meno di rispondere: «Ho stima di Emma Bonino, ma da gentiluomo del sud certe sue espressioni non mi sono piaciute». «Per un cattolico come me — ha detto Mastella — il mese di maggio è il mese dei fioretti. Per questo non parlo di ministeri o quant'altro». In merito alle proprie credenziali per un eventuale incarico da ministro della Difesa, tuttavia, il leader dei Popolari-Udeur ha osservato: «Conoscete bene la mia familiarità con gli Stati Uniti, e sapete da quanto tempo ho incontri con rappresentanti di questo Paese». Il leader dell'Udeur va dritto per la sua strada. forte del fatto che certamente la Bonino non offre garanzie a livello internazionale. Sebbene sia conosciuta e il suo atlantismo non sia in discussione, pesa il fatto di avere un passato forte nei movimenti antimilitaristi. Mastella non ne fa accenno ma già si comporta come il titolare del dicastero della Difesa. Tanto è vero che si è presentato ai funerali delle vittime di Nassiriya. Dove ha trovato, oltre ai vari leader

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