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Prodi, primo schiaffo internazionale

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«Con la vittoria risicata nessuna riforma» Il Nyt: «Forse sarà un premier debole»

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A sparare a zero contro il governo prodi è l'editorialista e condirettore del Financial Times, Wolfgang Munchau. Ma immediata è arrivata la replica del portavoce della Commissione Europea Ferran Tarradellas: «L'euro è una realtà e resterà tale. Non è possibile che l'Italia esca dall'euro». Il Financial Times ha scritto: «Prevedo che gli investitori internazionali inizino ad assumere scommesse speculative sulla partecipazione italiana all'euro entro la durata di un governo Prodi. Queste non sono scommesse sull'impegno politico di Prodi nei confronti dell'euro. Sarebbe infatti difficile trovare un politico più a favore dell'Europa dell'ex presidente della Commissione europea. Queste sono scommesse sulle circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni che sono inimmaginabili fino al momento in cui diventano inevitabili». Quanto alla situazione economica, il condirettore del Ft osserva: «tutti sappiamo che l'economia italiana si trova in profonde difficoltà. Ma è importante ricordare che i problemi italiani sono differenti da quelli della Francia e della Germania. Molte economie continentali sono afflitte da bassa crescita e alta disoccupazione. Anche l'Italia - osserva- soffre di un basso livello di crescita anche se la sua creazione di posti di lavoro è stata rilevante. Ma il problema dell'Italia è quello di non essere pronta a una vita nell'Unione monetaria». Nell'editoriale si evidenzia, poi, che l'Italia «registra anche un problema di competitività di prezzo in molti settori economici. Un programma sensibile di riforme economiche dovrebbe concentrarsi sulla contrattazione salariale e sulla regolamentazione dei mercati dei beni e servizi». Tuttavia, per Ft, «Prodi offre il tipo sbagliato di riforme. Che consiste nello stesso tipo di riforme che sono fallite in altri Paesi europei. E dal momento che la sua frammentata coalizione di moderati, socialisti e comunisti, avrà una sottolissima maggioranza in Senato, potrebbe anche non essere in grado di portare a compimento il suo insufficiente programma. Se l'Italia continuerà a perdere competitività macroeconomica, un movimento politico populista potrebbe ben emergere con un programma per l'abbandono dell'euro». Insomma, per il quotidiano britannico, «dal punto di vista di un investitore l'abbandono dell'eurozona è equivalente a un'insolvenza sovrana. E data questa prospettiva, perchè i mercati finanziari non stanno ancora scommettendo su un tale evento? La scorsa settimana i rendimenti sui titoli pubblici decennali italiani registravano solamente un differenziale di 0,3 punti al di sopra degli equivalenti titoli tedeschi. E tale valutazione suggerisce che i mercati non vedono attualmente un alto rischio di default. Ma certamente, anche se qualcuno reputa improbabile l'abbandono italiano dell'eurozona, il rischio non è nemmeno pari a zero». Prodi è entrato nel mirino anche del New York Times. Romano Prodi, «un leader calmo o debole?», si chiede il New York Times, scrivendo che la «serenità» esibita dal leader dell'Unione può avere due aspetti. Implica da una parte «una forza calma», esibita di fronte agli attacchi dell'avversario Silvio Berlusconi, ma può anche implicare «una mancanza d'impeto, forse una lentezza nell'intraprendere azioni forti». Ora che «è il capo di una frammentaria coalizione di partiti di centro sinistra dai comunisti ai cattolici moderati», il suo principale compito sarà tenere assieme gli alleati per evitare il ripetersi della caduta del suo governo nel 1998, nota il quotidiano.

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