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Michele Meta

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«L'Ulivo garantisce quella forza riformista per far ripartire il Paese»

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Dobbiamo liberare l'Italia e salvare un Paese spaccato. La crescita economica è zero. Abbiamo il dovere di salvare la baracca, si deve voltare pagina, dando risposte certe e concrete ai problemi del Paese, come abbiamo dimostrato di saper fare stando all'opposizione. 2) Le mie priorità sono quelle condivise dalla coalizione nel programma: rilancio dell'economia, taglio del cuneo fiscale, ridare unità al Paese. Per quanto riguarda Roma Capitale, la città ha bisogno di un governo amico che la rispetti. Veltroni ha scritto sia a Prodi sia a Berlusconi, ma ha ricevuto risposte solo dal Professore. Il protocollo firmato è un atto molto nobile. Bisogna riconoscere alla Capitale quanto chiede ormai da anni. Anni durante i quali è cresciuta molto, mentre il resto del Paese rimaneva fermo. Il «modello Roma» è un valido modo per governare l'Italia. 3) Nessuno mette in discussione il valore della famiglia tradizionale. Ma qui si tratta di garantire i diritti di tutti i cittadini. 4) Su Bot e Cct è stata creata dal centrodestra una campagna mediatica e propagandistica. La vicenda è stata strumentalizzata. Nessuno vuole tassarli. Sull'Ici, credo che la promessa di Berlusconi sia stata solo una trovata elettorale in zona Cesarini. Non ha detto come intende compensare l'abolizione dell'imposta. Come faranno i comuni a garantire i servizi? 5) La Moratti non è una riforma, ma una forzatura che ha portato indietro il sistema. 6) Andrà modificata. La flessibilità non può essere precarietà permanente. Dovremo orientare le imprese a scegliere i contratti a tempo indeterminato. Lasceremo l'impianto varato da Treu, integrandolo e migliorandolo. 7) In 5 anni si è voluto impostare un modello culturale diverso da quello che ha fatto crescere l'Italia. La destra vede la cultura come ad essa lontana, così l'ha definanziata. I Ds si impegnano a rilanciarla. 8) Le missioni di pace e umanitarie sono necessarie e il centrosinistra, quando era al governo, le ha sempre appoggiate. Diciamo no, però, a missioni come quella in Iraq dove solo il 7% degli stanziamenti va agli aiuti umanitari. 9) Difetti non ne saprei. Il pregio è semplice: il centrosinistra non è un'alleanza elettorale, ma una coalizione di governo. Abbiamo programmi condivisi e concreti, con un importante motore riformista: l'Ulivo. Governando la stragrande maggioranza degli enti locali, il centrosinistra ha dimostrato di saper far bene. 10) Prodi è una risorsa nobile per il Paese che garantisce l'adempimento di una missione democratica fondamentale. Berlusconi ha iniziato un'era illudendo e dando speranza agli italiani. Ora l'era si è chiusa con una grande delusione. È al capolinea e i modi offensivi con i quali si esprime lo dimostrano.

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