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Il gelo di An: «Bravo Silvio ma meglio Fini»

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In una sezione al centro di Roma, i ragazzi si scaldano un po': «Berlusconi fa bene a reagire»

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È tutta in questa frase, pronunciata dal capogruppo di Alleanza Nazionale nel primo municipio di Roma Federico Mollicone, la sintesi del confronto televisivo visto dalla sezione An di Colle Oppio. Una delle sezioni «più antiche» di Roma, non fosse altro perché, la stanza adibita a sala di proiezione, ricorda tanto (e forse lo è), un antico rudere romano. Ma, a dispetto dell'ambiente, la sezione è piena di ragazzi. Si tratta in maggior parte di studenti di Azione Giovani che hanno scelto questa sezione nel centro di Roma, a due passi dal Colosseo, per seguire il faccia a faccia tra il premier e il Professore. La serata, in verità, parte un po' in sordina. Le dichiarazioni di Ignazio La Russa («Non guarderò il confronto non credo sarà eccessivamente entusiasmante») sembrano aver trovato terreno fertile a Roma. Scherzi dello «schema a tre punte» (anche Casini non ha guardato il confronto) che spinge i militanti a lavorare ventre a terra per i propri beniamini. E infatti i ragazzi che arrivano alla spicciolata, spiegano che hanno appena concluso delle riunioni per preparare la campagna elettorale. Comunque, dopo una ventina di minuti, la sala è piena. All'inizio è soprattutto il Professore a guadagnarsi le attenzioni della platea. Insulti vari e battute lo salutano ogni volta che la telecamera fissa lo inquadra. C'è anche chi fa circolare una sua foto taroccata. C'è la faccia di Prodi modificata per farlo somigliare ad una sorta di mostro con la pelle maculata e le orecchie a punta e, sotto, un finto autografo: «Con tanto affetto. Romano Prodi». Per Berlusconi, invece, un po' di freddezza anche se qualcuno commenta: «È meno imbalsamato della scorsa volta». Ma è solo l'inizio. Lentamente l'atmosfera si scalda forse anche grazie a un piatto con i dolci, a qualche bicchiere di birra e a un po' di pizza che comincia a circolare tra le file. È quasi normale il cuore di An batte per Fini, anche se non disdegna Berlusconi. Così, tra un «imbecille» e un «buuh» al Professore (soprattutto quando parla delle scuole che non riescono a trovare il gesso) il premier comincia a strappare qualche applauso. Tra i presenti c'è anche un ospite straniero. Si tratta di un ragazzo polacco di 24 anni. «È il presidente - spiegano i ragazzi - di Azione Giovani in Polonia. Ha 24 anni ed è già deputato nazionale». Purtroppo l'ospite straniero è venuto per incontrare Giorgia Meloni (presidente nazionale di Azione Giovani e candidata alla Camera nel Lazio) che doveva esserci ma che, per motivi personali, è stata costretta a rinunciare. Così, il giovane venuto dall'est, un po' smarrito si siede e cerca di capire cosa sta accadendo. L'apice della serata arriva quando Berlusconi salta in aria dopo che Prodi gli ha dato «dell'ubriaco». La platea si infiamma quasi fosse composta da militanti di Forza Italia. Qualcuno applaude, qualcuno urla un convinto «Bravo Berlusconi». Una scena che si ripete quando il premier parla di D'Alema «vestito da marinaretto». Insomma, An al Colle Oppio è tutta con Berlusconi. Alla fine, fuori dalla sala qualcuno ne approfitta per prendere un po' di materiale per la campagna elettorale. Il confronto tv è già cosa passata, domani è un altro giorno e i ragazzi di An «votano Fini».

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