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anche di Vespa ammiccando alle donne

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Con un colpo da maestro dal punto di vista mediatico, da vero esperto della comunicazioni, Berlusconi guardando fisso nella telecamera come a bucare il video e a penetrare nelle case degli italiani, cala l'asso: «Aboliremo l'Ici perché per noi la casa è sacra come la famiglia». La promessa arriva come la ciliegina sulla torta al termine del lungo confronto da Vespa. Quasi prendendo sotto braccio il telespettatore, parlando con il tono suadente dell'amico, elenca le ragioni per cui bisogna votare la Cdl. E lo fa in modo efficace e seduttivo. Da una parte c'è la sinistra che prospetta sacrifici da lacrime e sangue a base di imposta sulle successioni e donazioni anche sugli 80 metri quadrati in periferia, aumento delle imposte su Bot e Cct e del risparmio. Dall'altra «ci siamo noi» arringa Berlusconi, che «non faremo niente di tutto questo anzi aboliremo l'Ici». Immagina l'incredulità di chi lo sta a sentire e allora lo ripete: «Sì avete capito bene, aboliremo l'Ici». Poi lo slogan conclusivo, in un grande abbraccio mediatico, rilancia l'idea della forza «di un sogno che è quello di cambiare l'Italia». Ma Berlusconi, questa volta molto attento a non tracimare nei tempi, fa anche un'altra promessa a effetto. «Un vicepremier donna nel prossimo governo». Il premier è riuscito a mantenere i nervi saldi anzi più andava avanti il dibattito e più la verve polemica cresceva. Come nel quadretto del governo di sinistra disegnato con grande ironia e fantasia. «Ma come farà Prodi a tenere insieme una coalizione - dice - che litiga su tutto. Con Luxuria che darà via gratis gli spinelli, Pannella che girerà con una maglia con Vaticano Talebano, Diliberto che sventola la bandiera di Fidel Castro e D'Alema vestito da marinaretto». Berlusconi si accalora quando Prodi gli dà dell'ubriaco e di rimando: «Prodi è come l'utile idiota, presta la faccia di curato bonario alla sinistra che, per il 70%, è formata da ex comunisti».

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