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«Il governo ha portato il Sud in un vicolo cieco»

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Dalla Sicilia il segretario Ds Fassino attacca la Cdl: «Hanno tradito gli elettori»

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È un Piero Fassino particolarmente agguerrito quello che, dalla Sicilia, lancia le sue accuse nei confronti del governo. Il leader della Quercia ieri nell'isola per il suo tour elettorale, non ha risparmiato attacchi a chi, secondo lui, ha tradito la fiducia dei cittadini. «Tra il 1996 ed il 2001 - ha detto Fassino a Trapani - il Mezzogiorno è cresciuto più di quanto è cresciuto mediamente il Paese, ciò aveva ridotto il divario Nord-Sud. Di tutto questo, però, il governo non ha saputo approfittare ed il Mezzogiorno ora è nuovamente lontano dal resto della Nazione. Eppure la Sicilia ha votato in massa per la Cdl». Parole che, quasi come un «disco rotto», il segretario Ds ha ripetuto più volte nel corso della giornata. «Berlusconi non ha rispettato le promesse fatte nel 2001 - ha ribadito da Marsala -. Nel suo contratto disse agli italiani avrete di più, e invece dopo cinque anni gli italiani possono constatare che questo di più non c'è stato, Si parla tanto della Cina, ma la Cina in questo momento è il motore dell'economia mondiale». «È aumentata la precarizzazione del lavoro - ha continuato -, che spesso è temporaneo e sottopagato. Il potere d'acquisto dei salari è diminuito. È aumentato il debito pubblico e l'economia è a crescita zero. Anche la situazione della Sicilia, che cinque anni fa si era affidata a Berlusconi, è peggiorata». Ma Fassino non si è limitato ad attaccare il governo e ha messo in evidenza, in positivo, anche ciò che l'Unione intende realizzare qualora i cittadini italiani decideranno di consegnarle il governo del Paese. «Vogliamo rimettere in moto l'economia, che oggi è ferma - ha detto -, favorendo gli investimenti, e sostenere l'agricoltura». Attività che, nella zona di Marsala, è legata soprattutto all'attività vitivinicola. Anche sul tema mafia Fassino ha detto la sua: «Per contrastare seriamente la mafia, oltre che potenziare i mezzi a disposizione delle forze dell'ordine, occorre mettere i magistrati nelle condizioni di operare serenamente. Fondamentale è anche eliminare il sottosviluppo perchè è nel sottosviluppo che la mafia trova terreno fertile». Le parole di Fassino non hanno ovviamente fatto piacere alla Cdl. Immediata la replica del ministro per lo Sviluppo, il siciliano Gianfranco Miccichè. «A Fassino - ha detto Miccichè - il caldo sole della Sicilia ha dato alla testa; altro che abbandono e crescita zero, negli ultimi anni il Mezzogiorno e la Sicilia in particolare, hanno goduto di uno sviluppo e un'attenzione mai registrata prima. Merito di questo governo». «Non ci vuole poi tanto a capirlo - ha aggiunto il ministro - basta saper leggere i recenti rapporti dell'Istat, dell'Ocse e del Fmi. Sono pronto a confrontarmi con Fassino sui dati del Sud davanti a un notaio. Non credo, comunque che possa essere interessato o avere del tempo da dedicare al Sud, al di fuori delle sue solite fugaci apparizioni. È troppo impegnato, assieme ai suoi sodali di coalizione, a inventare nuove tasse per gli italiani».

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