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Giulietti (Ds) «È la solita sceneggiata»

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«L'Italia come ogni Paese europeo deve adeguarsi: scelga il Cavaliere se vuole il modello tedesco, quello francese o quello spagnolo. In ogni caso in questi Paesi il conflitto d'interessi non esiste. Il nostro obiettivo non è penalizzare Berlusconi, che non deve essere venerato, né demonizzato ma considerato un imprenditore come tutti gli altri. Il nostro obiettivo è far crescere tutte le imprese, e non solo una. E non si può negare che negli ultimi cinque anni Berlusconi abbia triplicato il suo patrimonio. Vogliamo renderci conto - continua Giulietti - che i veri danneggiati sono i nuovi canali digitali e i giornali, che aspettano da un lustro la legge sull'editoria? Noi siamo per il libero mercato ma la legge Gasparri non ha fatto altro che abrogare i tetti anti-trust esistenti nel resto d'Europa. Dobbiamo diventare anche noi un normale Paese europeo - spiega ancora Giulietti - e risolvere il problema del conflitto d'interessi e liberalizzare il mercato pubbliciatrio per le nuove tv e per i giornali. È necessario, insomma, un piano di politica industriale per il settore della comunicazione e una legge su cinema, teatro ed editoria, che forniscono i contenuti per le reti televisive. Si può anche essere di destra e votare Berlusconi - conclude Giulietti - ma anche farsi una sonora risata quando il presidente del Consiglio dice cose del genere...». Ma. Ga.

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