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Meocci «condanna» Lucia Annunziata

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Pure Alfredo Meocci ha riconosciuto che la giornalista ha violato le norme della par condicio durante l'intervista al premier. «Prenderò tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore a tutela della par condicio, per garantire che nelle ulteriori puntate di questa come di ogni altra trasmissione e nei notiziari televisivi e radiofonici, venga rispettata nel modo più rigoroso la legge 28/2000 e i relativi regolamenti, e si proceda ove necessario al ristabilimento dell'equilibrio, anche a tutela dell'Azienda e del suo C.d.A», ha detto ieri Meocci nel corso della riunione del Cda sulla vicenda. Il direttore della Rai, insomma, ha riconosciuto che «per una concomitanza di fattori non c'è stato l'adeguato rispetto della prescrizione secondo cui dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino a chiusura delle operazioni di voto, nel corso di qualunque trasmissione, è vietato a registi e conduttori manifestare anche in forma indiretta proprie preferenze politiche; nonchè della prescrizione secondo cui - in periodo elettorale - i direttori responsabili dei programmi di approfondimento, i loro conduttori e registi curano che gli utenti non siano oggettivamente nella condizione di poter attribuire specifici orientamenti politici ai conduttori o alle testate». Meocci ha quindi assicurato che adotterà «tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore a tutela della par condicio, per garantire» che l'episodio non si ripeta. A quanto pare, la maggioranza del Cda, con Marco Staderini in prima fila, chiedeva un intervento deciso sull'ex presidente della Rai, anche una censura. La maggioranza del consiglio avrebbe voluto deliberare sul tema ed esprimere un ordine del giorno di condanna dell'operato della giornalista, ma non c'è stata alla fine nessuna decisione formale, forse anche in vista del responso dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che se ne occuperà domani. ,

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