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La confessione: lo 007 scagiona Storace

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Pasqua avrebbe tentato di consegnare ai collaboratori del Governatore documenti sui pedinamenti

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Per accreditarsi sempre di più presso gli uffici che «contavano» alla Pisana: dal dicembre 2004 non aveva infatti più un lavoro in seguito alla risoluzione della collaborazione con l'agenzia d'investigazioni privata Tom Ponzi. Pierpaolo Pasqua, lo 007 della SSi arrestato su ordine della magistratura di Milano, ha ammesso di aver tentato di consegnare una serie di documenti, raccolti sul presidente della regione Lazio Piero Marrazzo, ai collaboratori dell'ex ministro della Salute Francesco Storace. Ottenendo però un brusco stop, poiché gli venne detto che «si sarebbe seguita la via istituzionale». È quanto emerso dall'interrogatorio del detective avvenuto la scorsa settimana davanti ai magistrati della procura di Roma; quest'ultimi da un anno avevano indagato l'investigatore per accesso abusivo a sistema informatico per la vicenda di Laziomatica. Ma non finisce qui. Dai verbali emerge anche che Pasqua ha amesso di conoscere da tempo il braccio destro di Storace, Niccolò Accame, allora capo della segreteria dell'ex Ministro e di aver avuto contatti con altre due persone dello staff politico di Storace; quest'ultimo, ha detto, l'avrebbe conosciuto durante la sua militanza politica. Pasqua avrebbe quindi voluto consegnare al pool di collaboratori dell'ex presidente della regione Lazio i risultati dei pedinamenti e appostamenti, con relative fotografie, compiute all'allora candidato del centrosinistra Piero Marrazzo, che però rifiutarono di prendere in consegna il materiale. Nelle mani dello 007 sarebbero finiti quasi quindicimila euro, soldi che però farebbero riferimento soltanto alla bonifica eseguita ai telefoni della Regione. Ieri comunque è stata un'altra giornata di interrogatori negli uffici della procura di Roma. Nel palazzo di Giustizia di piazzale Clodio sono stati infatti sentiti come persone informate sui fatti Lorenzo Pasini, che è stato collaboratore di Accame, la cui posizione emerge anche in un'informativa dei carabinieri dell'aprile del 2005. Poi davanti ai magistrati romani, coordinati dal procuratore aggiunto Italo Ormanni, si è seduto Fausto Serse Pennazzo, un altro collaboratore di Accame, l'uomo che avrebbe permesso a Pasqua di entrare senza problemi all'interno degli uffici della Pisana: secondo i militari Serse Pennazzo il 29 marzo del 2005 avrebbe fatto entrare Pasqua, dopo che lo 007 aveva effettuato appostamenti a Marrazzo davanti al comitato elettorale. Entrambi avrebbero ammesso di aver avuto contatti con Pasqua, ma hanno invece negato di essere mai stati a conoscenza dell'esistenza di un presunto spionaggio politico. E alla fine è stato interrogato Andrea Straziota, un giornalista che lavorò nell'ufficio stampa della Regione, che invece avrebbe negato addirittura di conoscere l'investigatore privato. Il prossimo a doversi presentare di fronte ai pm capitolino probabilmente sarà proprio il braccio destro di Storace, Niccolò Accame, il cui nome appare nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip milanese che ha portato in cella sedici persone.

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