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Bondi: «Noi e An? Solidarietà sì ma competizione»

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Piuttosto invece di alimentare le polemiche bisognerebbe chiedersi come mai la magistratura interviene sempre a ridosso delle elezioni. A chi parla di frattura nella Cdl vorrei dire che la leadership di Berlusconi saprà mitigare le lacerazioni. Ripercussioni sul voto dal caso Storace? Mi dispiace per la sinistra, non ce ne saranno. I cittadini sanno riconoscere le strumentalizzazioni». Il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi è reduce dal tour de force sulle liste elettorali e ora è qui ad affrontare il caso-Storace e le polemiche innescate da Alleanza Nazionale. Ebbene, An ha accusato Berlusconi di essere stato freddo nel difendere Storace. Forse si aspettavano qualcosa di più, che ne dice? «La solidarietà di Forza Italia a Storace è stata piena e totale, espressa dal presidente del Consiglio, e da altri esponenti di Forza Italia». Fini ha detto: gli indecisi voteranno per noi non per FI. «Io mi auguro che votino sia per noi che per An. Abbiamo sempre puntato a premiare l'intera coalizione piuttosto che gli interessi del nostro partito. Certo ora la competizione è la competizione. Anche noi vogliamo raggiungere un ottimo risultato ma non a scapito dei nostri alleati». An in passato è stata l'alleato più fedele al premier, magari si aspettava una difesa più calorosa di Storace, o no? «Basta polemiche. Semmai bisognerebbe chiedersi perchè alla vigilia delle elezioni la procura di Milano rinvia a giudizio il presidente del Consiglio assumendosi dolosamente la responsabilità di rinunciare all'accertamento della verità; il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa viene coinvolto in una inchiesta giudiziaria e il ministro della Sanità Francesco Storace è costretto a dimettersi per un'altra inchiesta giudiziaria. Siamo in un Paese in cui la più clamorosa inchiesta giudiziaria che riguardi la sinistra viene di fatto archiviata dalla sinistra stessa, da una magistratura compiacente e dal coro dei giornali che costituiscono la gioiosa macchina da guerra della sinistra. Un Paese in cui Fiorani viene ancora trattenuto in carcere, vittima sacrificale di una giustizia che assomiglia all'inquisizione, mentre Consorte può liberamente - grazie al cielo - predicare sui maggiori quotidiani la correttezza sua e la moralità di Fassino, D'Alema e Sposetti». Storace coinvolto in un caso di spionaggio politico, il segretario dell'Udc Cesa indagato. Cosa sta succedendo alla coalizione? «Sta succedendo quello che è successo già alla vigilia di altre elezioni in cui uno schieramento, il nostro, è costretto a vedersela con una parte della magistratura politicizzata che in altri Paesi sarebbe incompatibile con l'etica della magistratura stessa». La richiesta di rinvio a giudizio a Milano per Silvio Berlusconi e l'avvocato inglese David Mills riapre la polemica su giustizia e politica? «Si ripete lo stesso copione del '94 con gli stessi protagonisti del mondo politico, del mondo dell'informazione, vedi Paolo Mieli, e della magistratura. Vengono istruiti i processi senza prove e questa è la volontà di accettare le accuse dei pubblici ministeri con l'unica volontà di attaccare una parte politica. Questa parte della magistratura che si comporta in questo modo è la negazione stessa della democrazia e della validità del Parlamento». Ora Alesandra Mussolini ha detto che non intende più dialogare con il partito di Fini ma solo con la Cdl. C'è una frattura nella coalizione? «La leadership di Berlusconi saprà mitigare queste lacerazioni e ricondurle nell'ambito di un'alleanza unita e coesa» Come ricompattare la Cdl? «La compattezza della Cdl non è mai venuta meno. Anzi si è estesa a altri soggetti politici dimostrando la sua forza di attrazione e la sua omogeneità politica e programmatica». La bufera Storace sta coinvolgendo anche i servizi di intelligence con Pollari che ha rimesso il mandato. Questo rischia di gettare un'ombra scura sui servizi da parte dell'opinione pubblica? «In questi anni i servizi hanno svolto coerentemente e con efficacia la loro funzione istituzionale al servizio dello Stato e d

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