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Cuffaro guida il partito dei nostalgici della preferenza

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Parliamo della nuova legge elettorale che ha fatto storcere il naso in entrambi gli schieramenti e per la quale già si manifestano le prime iniziative di modifica. A partire da quella annunciata dal vice presidente dell'Udc, Salvatore Cuffaro: «Lanciamo l'idea di un referendum sulla legge elettorale perché si possa mettere la preferenza». Dunque, per lo scudocrociato, nonostante sia stato tra i partiti protagonisti del varo della norma elettorale, «ci vuole una legge vera che dia agli elettori la possibilità di scelte da chi farsi governare e non ai partiti». Ma è lo stesso Cuffaro a essere consapevole che sarà una battaglia difficile. E, a questo punto, lo stesso Cuffaro chiede «ai radicali di darci una mano a raccogliere le firme». Anche da Alleanza Nazionale arrivano i primi segnali. A parlare, il presidente dei deputati di An, Ignazio La Russa: «Sto elaborando una proposta di legge da depositare all'inizio della prossima legislatura per apportare poche ma significative modifiche al sistema elettorale». In altri termini, per la Russa il modello delle liste bloccate «non è il migliore in assoluto se abbinato all'opzione proporzionalista». E così, traccia la sua bozza, ovvero un sistema misto di lista bloccata e preferenze. «In ogni circoscrizione si considererà "bloccato" solo il capolista ovvero, nelle circoscrizioni più grandi, i primi due capilista - conclude La Russa -. Per il resto dei candidati delle liste di ogni partito, in ciascuna circoscrizione varrà la preferenza che l'elettore potrà indicare». Intanto ieri il ministro dell'Interno Pisanu ha smentito la leggenda della «scheda lenzuolo». La scheda che gli elettori si troveranno in mano il prossimo 9 aprile, infatti, avrà una dimensione media di 40 centimetri di lunghezza per 22 centimetri di altezza. «Più che un lenzuolo - ha commentato il ministro -. Un tovagliolo».

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