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Due sondaggi danno il sorpasso avvenuto

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Le rilevazioni effettuate dalla maggior parte degli istituti italiani a un mese dal voto del 9 aprile (compreso uno commissionato dall'Udc) concordano su un vantaggio dell'Unione sulla Casa delle libertà quantificato tra i 3 e i 5 punti. Ma Silvio Berlusconi non ci sta e, dopo averli annunciati ieri in tv, ieri ha fatto diffondere i dati delle rilevazioni commissionate da Forza Italia alla società statunitense Penn, Schoes & Berland Associates e alla italiana Euromedia Research, che annunciano il «sorpasso» della CdL. Una rilevazione, quella di Psb, secondo cui la Cdl sarebbe in vantaggio sulla coalizione di Romano Prodi dello 0,5%: in due mesi e dieci giorni, il centrodestra avrebbe guadagnato 7,8 punti percentuali sull'Unione, attestandosi al 48,8% . «Una frazione di punto», ammette Berlusconi, che però sottolinea la rimonta della sua coalizione. Che sarebbe confermata anche dall'altra rilevazione commissionata da Forza Italia, realizzata dall'istituto di Alessandra Ghisleri. Il sondaggio di Euromedia (realizzato come quello americano la scorsa settimana) sostiene che il sorpasso sarebbe più consistente: la Cdl sarebbe avanti dello 0,7% con un 50% a fronte del 49,3% del centrosinistra. Sondaggi che provocano commenti ironici da parte di Romano Prodi: «C'è un sondaggio cinese che dà in vantaggio il premier del 28%, e addirittura uno ucraino che lo dà al 106%...». I primi dati ad essere diffusi ieri sono stati quelli di Abacus, che ha realizzato un sondaggio per Sky, secondo cui il divario fra centrosinistra e centrodestra si riduce al 3,5%. L'Unione si attesterebbe al 51% (-0,5% rispetto all'1 marzo) mentre la Cdl è al 47,5% (+0,5%). Rispetto ad una settimana fa, in questo sondaggio i partiti che guadagnano sono FI, An, Lega e Margherita, che crescono dello 0,5% a testa. Perdono consensi Udc, Verdi e Prc, che scendono ognuno dello 0,5%. I Ds rimangono stabili al 24%. A fine mattinata Forza Italia ha reso noti i dati del sondaggio di Psb, annunciato da Berlusconi a «Porta a porta», secondo cui in due mesi e dieci giorni la Cdl ha guadagnato 7,8 punti percentuali sull'Unione, che invece lascia sul campo il 10,7%. Per questa rilevazione, la coalizione di centrodestra è in vantaggio dello 0,5%, attestata al 48,8% per cento, mentre l'Unione è al 48,3%. Per Psb, il 9 febbraio la Cdl era in vantaggio dello 0,2%. La Swg di Trieste dà al 5% il distacco alla Camera tra l'Unione e la Cdl a scapito della seconda, mentre al Senato la differenza si attesta al 6,1%, sempre a favore del centrosinistra. Alla Camera l'Unione si attesta al 52% crescendo dell'0,2% (tanto quanto perde la Cdl, che è al 47%). Al Senato il centrosinistra è al 52,6, guadagnando lo 0,1% a fronte dello 0,5% perso dal centrodestra, che è al 46,5. È la Velina rossa a rilanciare per prima il sondaggio dell'Ipr per La Repubblica e che dà al 4,7% la differenza tra l'Unione e la CdL: la coalizione di Prodi è al 52,2% mentre quella di Berlusconi è al 47,5%. In serata arriva il dato Euromedia che dà, come gli americani, il sorpasso: Cdl al 50%, l'Unione al 49,3. Sorpasso negato, invece, da un sondaggio commissionato dall'Udc alla Lorien che vede l'Unione in vantaggio sul centrodestra di 3 punti (51,1 contro 48,1), ma con un quasi dimezzamento rispetto al gap del 5,6% registrato un mese orsono.

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