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«Sull'udienza del Ppe dal Papa inutile polemica»

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«Quella portata avanti dalla sinistra - aggiunge - è una polemica sgangherata che ha sollevato un gran polverone su una cosa inesistente». Perché? «Ma semplicemente perché il gruppo parlamentare del Ppe ha preso la decisione di svolgere le sue giornate di studio a Roma nel maggio del 2005. Quasi un anno fa quando le elezioni non erano ancora state fissate». E l'udienza? «In quella stessa occasione, l'11 maggio del 2005, il presidente del gruppo Hans Gert Poettering, seguendo una tradizione consolidata a partire dal 1964, inviò al cardinal Angelo Sodano una lettera con la richiesta di udienza papale. Richiesta che è stata accolta ed è per questo che il gruppo parlamentare del Ppe andrà in udienza da Benedetto XVI il 30 marzo». E Berlusconi come c'entra in tutto questo? «L'udienza è riservata ai membri del gruppo parlamentare e non ai leader dei partiti. Silvio Berlusconi, quindi, non ne sapeva niente e non c'entra niente. Non si capisce chi abbia dato questa falsa notizia ai giornali». Quindi è il caso di dire: tanto rumore per nulla. «Putroppo la sinistra, mossa dalla paura di perdere le elezioni, ha deciso di strumentalizzare anche questa occasione dando sfogo a rigurgiti anticlericali che hanno creato problemi anche all'interno dell'Unione». E ora, che succede? «Niente. Noi continuiamo con il nostro lavoro. Stiamo preparando il documento congressuale che sarà incentrato sull'Europa del futuro. Un'Europa politica che conti e che non sia più tremebonda e timorosa. Un'Europa dei valori».

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