Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

SE alla fine anche Giorgio Napolitano, padre nobile dei Ds, ha deciso di scendere in campo e di alzare ...

default_image

  • a
  • a
  • a

E se il problema, per inciso, si chiama «lista della Quercia in Campania» allora c'è poco da ridere. Il 6 marzo, infatti, è ormai alle porte e il Botteghino deve assolutamente trovare la quadra se non vuole rischiare inutili rotture. Per questo la Commissione elettorale nazionale è assolutamente determinata a risolvere, nel più breve tempo possibile, il «caso Campania» (che si trascina dallo scorso 24 febbraio giorno dell'ultima direzione nazionale). A far discutere è soprattutto «lo scontro tra oligarchie locali e nazionali» (così lo ha definito Napolitano)che ha creato una vera e propria situazione di stasi con i «bassoliniani» decisi a non cedere di fronte alle pressioni di «fassiniani» e «dalemiani». Sui nomi, in realtà, l'accordo ci sarebbe (anche su quello tanto discusso di Anna Maria Carloni moglie del Governatore Bassolino), il problema sarebbe piuttosto l'ordine di lista. Nessuna delle due «fazioni», infatti, è disposta a candidare i suoi in posti a rischio e quindi si tratta. Chi non tratta, invece, è Walter Veltroni che anche ieri ha dovuto incassare la bocciatura di un suo sodale. Vincenzo Vita, candidato in Puglia, infatti, sarà al massimo il primo dei non eletti. Questo, in realtà, sembra che Vita già lo sapesse. Ma la sua bocciatura è un'ulteriore conferma della «fassinizzazione» dei Ds che ha di fatto monopolizzato la scelta dei candidati da inserire in lista.

Dai blog