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«Ds, lasciate i moderati e venite a sinistra»

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Bertinotti parla al congresso di Rifondazione: «Ci volevano chiudere in una tenaglia»

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Di fronte al protagonismo dei moderati spero che scelgano una ricollocazione a sinistra, più socialdemocratica». Fausto Bertinotti ha risposto così a Lucia Annunziata, che nel corso della trasmissione «1/2 ora» gli ha chiesto un giudizio sulla collocazione dei Ds in vista della nascita del partito democratico d'intesa con la Margherita. Durante il suo intervento all'assemblea dei dirigenti del Prc di ieri, il leader di Rifondazione aveva parlato del «tentativo di chiuderci un una tenaglia. Prima ci hanno attaccato sulle Olimpiadi - ha detto - poi sulla Tav, ed infine sulle candidature». Secondo Bertinotti, «il problema da risolvere si chiama affidabilità». «C'è molta gente che è d'accordo con noi - ha spiegato - concorda con le nostre idee, ma poi vota un altro partito perchè pensa che sul piano della governabilità gli altri siano più affidabili di noi. Il fatto di non essere affidabili a volte può essere una virtù, perchè consente di rimarcare la propria autonomia. Ma, quando si hanno degli obiettivi, l'inaffidabilità risulta un vizio. Per battere Berlusconi - ha aggiunto Bertinotti - non dobbiamo rispondere in modo difensivo, ma dobbiamo rispondere dimostrando la nostra affidabilità. Se questo però significa che Rifondazione deve mutare il suo rapporto con i movimenti, allora noi diciamo: non ci avrete né oggi né mai». Il segretario del Prc ha poi sottolineato che puntare sempre l'indice sul capo del Governo è strategicamente sbagliato: «Bisogna domandarsi: cosa accade se governerà ancora Berlusconi? Secondo me non accade, ma se accade, è bene vedere cosa succederebbe - ha detto ai dirigenti del suo partito - Il problema è che si è pensato troppo a demonizzare Berlusconi senza mettere in evidenza la sua superficialità. Nella sua politica c'è il racconto di un'Italia che non vogliamo e che, se prevalesse, sarebbe una tragedia. Nelle ultime settimane Berlusconi ha fissato l'agenda politica e l'Unione ha pensato solo a replicare sui temi che lui ha proposto, fino ad arrivare ad occuparsi dell'aspetto fisico del premier. Questo non è bene. C'è solo superficialità e si pensa solo a come, dove e quando si devono fare i confronti. Dobbiamo mettere fine a questo, perchè la campagna elettorale non è avanspettacolo», ha precisato Bertinotti nel suo intervento. Ai cronisti che lo hanno avvicinato prima dell'inizio dell'assemblea il leader del Prc aveva spiegato: «Il Paese si trova in un grande disagio sociale, vince chi saprà dare una risposta a questo disagio. C'è il disagio della precarietà, di chi ha una malattia e non ce la fa a curarla, ci troviamo in un Paese malato, che ha bisogno di una cura e chi darà una buona cura vincerà le elezioni. E quindi penso che vinceremo noi».

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