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L'Ue valuta l'esclusione della Lega

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Martedì il gruppo di Indipendenza e Democrazia (Ind-Dem) valuterà la possibilità di chiedere che il Carroccio esca dalla delegazione parlamentare. Il capo delegazione della Lega, Mario Borghezio, minimizza, ritiene che non ci sarà una rottura e dice comunque di «dormire sonni tranquilli». La questione, ha riferito il capogruppo Ind-Dem, il danese Jens Peter Bonde, è gia stata sollevata durante la riunione del bureau del gruppo giovedì a Strasburgo, alla quale ha partecipato Borghezio. «Sono un amico della Lega e di ciò che ha fatto per il regionalismo in Italia. Non è un attacco alla Lega, ma ritengo che non sia questo il momento per certe dichiarazioni e comportamenti», ha sottolineato Bonde. «Ci sono attacchi ad ambasciate, soldati occidentali in Iraq che rischiano la vita, vittime di violenze. Non è davvero questo il momento e ai nostri deputati non è piaciuto che le vignette siano state riprodotte su una maglietta. Non ci dimentichiamo che il giornale che ha pubblicato le vignette ha espresso il suo rammarico». Borghezio ha minimizzato la portata della vicenda, sottolineando di avere già spiegato nella riunione del bureau che quella di Calderoli è stata «una provocazione», che peraltro Borghezio ha detto di condividere al «cento per cento». «Non è che ne facciamo una bandiera in Europa, è una questione che finisce lì», ha osservato l'eurodeputato leghista. «D'altronde nel gruppo ci sono molte delegazioni, quella olandese e la danese, che su questi temi hanno un profilo bassissimo mentre noi l'abbiamo tenuto altissimo. Ce ne sono altre, come quella greca e quella ceca, che invece sono più dure di noi». «Penso che sia un problema risolvibile, che non ci sarà una rottura, anche perchè crediamo di essere nel giusto e di avere rispettato gli impegni che ci tengono uniti», ha concluso Borghezio. Andrea Gibelli, capogruppo leghista alla Camera, ha sostenuto, invece, che «l'Islam moderato non esiste» e ha chiesto di rompere le relazioni diplomatiche con i paesi che «alimentano l'odio verso l'occidente». «Dopo i fatti gravissimi di queste settimane - afferma Gibelli - che vedono aumentare la tensione in quei paesi a maggioranza islamica, dove si giunge fino al punto di bruciare croci e mettere taglie sui vignettisti danesi, si rende necessario interrompere i rapporti diplomatici con quei paesi che alimentano l'odio verso l'occidente. Siamo stufi - prosegue il dirigente della Lega - di assistere ad immagini raccapriccianti che giungono dal Medio Oriente e sentire esponenti dell'Ucoii, come Roberto Piccardo, darci lezioni di etica quando, dà prova quotidianamente di scandalizzarsi solo nel caso vengano offesi i musulmani», ma «mai una parola su taglie e croci bruciate».

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