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Berlusconi esulta: «È arrivato il sorpasso»

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Il premier ad Ancona per il suo tour elettorale: «Abbiamo fatto ripartire le grandi opere»

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Dopotutto erano giorni che il Cavaliere annunciava l'imminente sorpasso. Un sorpasso che sembra esser diventato realtà. «Il sondaggio - ha spiegato Silvio Berlusconi - è stato commissionato ad una seria azienda americana che oggi ci ha dato i risultati definitivi. La Cdl è in vantaggio». Un annuncio che ha il merito di scaldare il cuore degli oltre 6mila presenti all'interno del palazzetto dello Sport, ma che è solo l'inizio. Il premier, infatti, si concede ben due ore e mezzo di comizio prima di concludere con «cinque domandine semplici semplici». «Volete essere governati da chi in tutta la sua vita non ha mai lavorato - dice -? Da chi ha come regola quotidiana l'insulto, il ribaltamento della realtà? Volete affidare il vostro futuro a chi ha combattuto contro Europa e Occidente e vede come leader Lenin e Stalin e che oggi inneggia a Castro? Volete affidarvi a Luxuria, a Caruso, ai no global e ai comunisti?». La platea compatta grida a squarciagola cinque «no» e Berlusconi la incalza: «Allora, cari amici, datevi da fare: non posso essere solo io a tirare la carretta...». Basterebbero questi due momenti per descrivere la giornata marchigiana di Berlusconi. Da un lato l'annuncio di ciò che, fino a pochi mesi fa, sembrava un traguardo insperato (il sorpasso dell'Unione) dall'altro l'appello alla nazione affinché non mandi al Governo il centrosinistra. In mezzo Silvio Berlusconi è il solito vulcano in eruzione. Ringrazia la Legacoop per averlo querelato («mi darà l'occasione di far conoscere in un processo il marcio, il marcio, il marcio che c'è tra Legacoop e i comunisti»). Attacca l'Istat la cui dirigenza «è tutta nominata dalla sinistra». Fa ironia sul programma dell'Unione che, come tutti i programmi della sinistra, «è scritto sull'acqua». E si concede anche il lusso di una barzelletta sul suo diretto avversario. «Prodi trova la lampada di Aladino - esordisce - da prima non sa come usarla, poi comincia a strofinarla e improvvisamente spunta il genio che gli chiede di formulare un desiderio. Subito Prodi chiede che si raggiunga la pace in Medio Oriente, ma il genio si oppone spiegandogli che è difficile riuscirci: "Lì - spiega il genio - il conflitto dura da troppo tempo. Meglio esprimere un altro desiderio". Allora Prodi chiede sicuro: "Vorrei diventare intelligente ...". Il genio lo guarda un attimo e poi taglia corto: "Romano, lasciamo stare, torniamo a guardare la carta geografica"». Ma nelle parole del premier c'è anche tanta politica economica con particolare attenzione ai provvedimenti del Governo sul made in Italy, due temi cari alle imprese calzaturiere marchigiane che da circa 2 anni vivono una preoccupante crisi a causa della concorrenza cinese. Infine Berlusconi tocca il tema delle grandi infrastrutture viarie, vero neo per una economia florida come quella marchigiana. «Quando nel 2001 siamo arrivati al Governo - dice - abbiamo trovato i cassetti vuoti di progetti infrastrutturali nonostante fossimo al 50% rispetto a paesi come la Francia. Oggi il Governo può vantare di aver varato il piano delle grandi reti traseuroepe e di aver progettato 125 grandi opere. Di queste sono stati aperti ben 70 cantieri. Questi sono dati incontrovertibili». L'incontro si è chiuso anche con un episodio toccante. Quanto il premier ha abbracciato Andrea Carloni, anconetano, 25 anni, uscito dal coma ascoltanto la voce del cav. «Stai molto meglio da quando ti ho visto l'ultima volta», ha detto Berlusconi al ragazzo. Poi ha promesso di realizzare nell'anconetano, anche da privato cittadino, un centro di riabilitazione per persone come Andrea.

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