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Nuove norme per il finanziamento dei partiti

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Il testo, contestatissimo al Senato dall'opposizione, contiene nuove norme sul finanziamento ai partiti, la proroga della missione militare in Iraq e una serie di proroghe e mance a pioggia per vari settori pubblici e privati. Per il finanziamento ai partiti i soldi che i partiti devono ricevere a titolo di rimborso elettorale potranno essere fatti valere come garanzie nei confronti dei vari creditori. Questi ultimi però, qualora i partiti risultassero insolventi, non potranno chiedere la restituzione del debito ai tesorieri delle forze politiche. A meno che non riescano a dimostrare che da parte loro c'è stato dolo o colpa grave. E questo vale anche per i procedimenti in corso. In più si istituisce un fondo di garanzia per soddisfare i debiti dei partiti contratti prima dell'entrata in vigore di questa legge. E il fondo viene alimentato con l'1% delle risorse stanziate da tutti i partiti politici. Se poi un partito ottiene un finanziamento o un contributo fino a 50 mila euro non avrà alcun obbligo di dichiarare tale somma. Il rimborso per le spese elettorali che, secondo la normativa attuale dovrebbe venire sospeso in caso di scioglimento anticipato delle Camere, dovrà essere «comunque effettuatò.

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