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Ma il talk show può fare a meno di Bruno

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Testa scapigliata da volpe argentata quella di Francesco Rutelli; quasi cartesiana nei suoi tagli acuminati quella di Gianfranco Fini. Vespa c'è, ma sembra deciso a gustarsi il confronto come un normale spettatore. Il confronto inizia con toni carezzevoli, suscitati e suggeriti dalla tragica scomparsa di padre Santoro. Rutelli è guardingo, non cerca mai gli occhi dell'avversario. Fini, al contrario, è un coguaro in gabbia. Il primo spunto polemico riguarda la politica estera. Fini auspica un'Europa compatta nel «mettere Theran con le spalle al muro». Rutelli obietta maliziosamente come sia la troika (Inghilterra-Francia-Germania) a dettare le strategie, troika in cui non si parla italiano. Il leader di An gli ricorda allora come fosse stato Prodi, nei giorni della presidenza della commissione europea, a defilare l'Italia, temendo di mettere a repentaglio profittevoli relazioni commerciali con il medio-oriente. Nel frattempo, Vittorio Feltri, in collegamento da Milano, appare preoccupato delle prospettive di integrazione della Turchia nell'Unione Europea. Fini lo rassicura, sottolineando la tradizione laica (dal 1920) del paese e minimizzando l'assassinio del sacerdote italiano, provocato, a suo giudizio, dalla follia di un singolo squilibrato. Il leader di An sconsiglia di adottare un piglio intransigente nei riguardi dei musulmani moderati, al fine di scongiurare rischiose polarizzazioni. Rutelli appoggia il collega da par suo, argomentando con grande solennità l'importanza di consolidare i rapporti politici con Istanbul. L'arrivo in studio della giornalista Silvana Giacobini ci riporta ai fatti di casa nostra. Fini stuzzica il leader della Margherita sui boicottaggi della fiamma olimpica da parte dei no-global: «per chi pensi voteranno questi cialtroni?». «Credo si asterranno» la piccata risposta di Rutelli. «Ma se Bertinotti ha candidato Caruso!» incalza Fini. Il botta e risposta è ispido ed energico. I calzini di Rutelli sono sempre più stramazzanti, mentre Fini digrigna i denti in maniera ormai sfrontata. Lo zènit della serata, tuttavia, deve ancora giungere, ed è Rutelli che tira la volata quando estrae due ritagli di giornale, riferiti a dichiarazioni di Fini, entrambe rilasciate al Corriere della Sera, e li mostra alle telecamere. «Abbiamo mantenuto le promesse» - il Fini uno - «Dobbiamo rivedere le nostre promesse» - il Fini bis. Rutelli ridacchia, Fini digrigna i denti di nuovo.

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