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Lombardo corteggiato dai Ds e dalla Lega «Vado con chi ama il Sud»

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Raffaele Lombardo, segretario nazionale del Movimento per l'autonomia, un bacino di voti in Sicilia di tutto rispetto, al momento veste i panni della ritrosa, non si espone con nessuno ma non chiude nemmeno la porta. Alla Cdl come all'Unione. A braccarlo ci sono da una parte il leader dei Ds Piero Fassino e dall'altra il ministro leghista del Welfare Roberto Maroni. Fassino conferma che prosegue il dialogo con Lombard e che questo è «un segnale tra tanti, della crisi del centrodestra, l'ennesimo che testimonia come la capacità di attrazione del centrosinistra sia nettamente superiore al Cdl». «È molto positivo -spiega il leader della Quercia- che l'Unione di centrosinistra consolidi la sua coesione e allarghi il suo perimetro. Si sono prodotti molti eventi importanti, il primo dei quali è la formazione della Rosa nel pugno, con l'alleanza tra Sdi e Radicali, che ha consentito a questi ultimi di entrare nel centrosinistra». Maroni è più cauto. «È vero, ci sono degli incontri, delle discussioni ma per ora nulla di concreto. Noi siamo il partito del Nord, autonomista, quindi se ci sono le condizioni per fare un'intesa di qualche tipo con altri partiti autonomisti, non c'è solo Lombardo... ce ne sono anche altri. Altrimenti - spiega - non è un problema nostro». E poi: «Se la la Lega può svolgere una funzione per arricchire la partecipazione alla Casa delle Libertà - sottolinea - consentendo l'ingresso di altri, bene. Noi siamo disponibili e ci siamo messi a disposizione e siamo interessati, però, siccome non è il problema dell'accordo con la Lega ma con la Cdl, se non ci sono queste condizioni non si fa. Non dipende solo da noi». Lombaredo conferma che «in piedi ci sono interlocuzioni ai massimi livelli con i leader dei due schieramenti». Il leader del Movimento per l'autonomia però sottolinea che «in questo momento il mio partito non ha preso alcuna decisione. In un partito democratico non decide un leader ma la strada giusta la indica la maggioranza. Noto che attorno a noi c'è attesa -ha evidenziato- stiamo crescendo molto e c'è tanta speranza. Noi ci auguriamo di essere degni di queste aspettative». Ma chi scegliere tra i due schieramenti? «Ci alleeremo con chi ufficialmente dichiarerà di fare proprie le esigenze del Mezzogiorno, con chi metterà al primo punto del suo programma il Mezzogiorno». «Siamo pronti -ha continuato Lombardo- a fare parte di una coalizione sia di governo che di opposizione: l'importante è che sia una grande forza politica alla quale noi speriamo di poter dare un contributo, mi auguro vincente». Raffaele Lombardo ha inoltre detto che «sarà indispensabile un'alleanza. Questa legge elettorale non ci consente di andare da soli, ma sarebbe quella la strada giusta».

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