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Unipol va avanti e aspetta Bankitalia

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Sembra essere questa la linea sposata dal consiglio di amministrazione di Unipol che si è riunito ieri a Bologna. Una riunione durata quasi tre ore, preceduta dal cda di Holmo, la cassaforte delle coop che tramite Finsoe controlla la compagnia di via Stalingrado, nella quale sarebbe stata presa la decisione di non muovere per ora altre pedine né di correggere in termini sostanziali l'opa. Il comunicato diffuso alla fine dell'incontro non entra nel dettaglio della decisione. Si limita ad osservare che sono state esaminate «nel merito le linee guide delle osservazioni» a Banca di Italia, che «saranno prodotte nel termini prescritti dal procedimento amministrativo in corso». Ma dopo gli incontri fra gli amministratori delegati ed i partner finanziari avvenuti nei giorni scorsi a Milano, è stata «confermata l'intenzione di proseguire nella linea intrapresa per ricercare soluzioni idonee alla tutela degli interessi della società, degli azionisti e dei propri partners; il tutto — sottolinea ancora la nota — nel pieno rispetto della trasparenza e del mercato». La linea che trapela dai piani alti a Bologna sembra confermata dalle parole di Giuliano Poletti, presidente Nazionale della Lega delle coop, che da Roma ha definito «scontate» le controdeduzioni e riconfermato che la «scalata a Bnl è chiara e trasparente», aggiungendo poi con un piano industriale «positivo, utile e fattibile». Certo è difficile che i consiglieri di Unipol nel Cda di ieri non abbiano messo nel conto che fra 15 giorni, quando arriverà la risposta della Banca di Italia, ci si trovi di fronte ad un nuovo no e questa volta definitivo. Ma sembra di capire che solo a quel punto la compagnia valuterà come cambiare i termini dell'Opa, ricominciando da capo, ricorrere al Tar o azzerare tutto, cercando di uscirne senza danni o con il minor danno possibile; 15 giorni utili quindi anche per cercare di capire, davvero in concreto, che possibilità ci sono che il Bbva scenda in campo, e che margini ci sono per una intesa con gli spagnoli del Bilbao.

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