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«Ora chiedano scusa per quanto fatto a Bettino»

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E con questo spirito si tuffa nella mischia, non tanto e non solo per continuare la battaglia di difendere la memoria del padre, ma anche per portare il testimone di quei principi, come il riformismo che caratterizzarono la politica socialista di Bettino Craxi. La raggiungiamo ad Hammamet mentre sta per tornare in Italia. Oggi sarà a Milano per una manifestazioen che ha proprio per tema «il riformismo di Craxi. Una cultura di governo». Parteciperanno oltre ad ex socialisti, esponenti di Fiorza Italia e i lavori saranno conclusi da Letizia Moratti candidata sindaco e da Silvio Berlusconi. Sarà una manifestazione elettoralistica? «Sarà soprattutto un manifestazione politica per ricordare il riformismo che è soprattutto amore per la gente, per la libertà per la verità». E per consacrare un erede di Craxi? «Non c'è un erede. Non c'è siscuramente nel centrosinistra. Nel centrodestra io posso parlare liberamente. Ci sono nella casa delle libertà centinaia di amministratori craxiani». Quindi l'eredità è nella coalizione di Berlusconi? «Di sicuro la gran parte degli elettori del vecchio Psi si sono riconosciuti in Forza Italia, l'hanno votata fin dal '94 e hanno continuato a farlo negli anni successivi. Credo che continueranno a farlo». Proprio in questi giorni è esplosa la polemica sui rapporti tra esponenti dei Ds con Unipol nella vicenda della Bnl. Una vendettà della storia? «Credo che quella sinistra che in tutti questi anni ci ha dato lezioni di buon costume e di moralità dovrebbe venire ad Hammamet e chiedere scusa a Craxi. L'intreccio tra politica e affari c'è sempre stato. Ora con la vicenda Bnl è stato fatto il tentativo di portare il sistema a livello nazionale. Ma stavolta si sono ribellati gli stessi poteri forti alleati nell'opera di distruzione dei partiti di governo della prima Repubblica». Eppure suo fratello Bobo ha scelto il centrosinistra. Ne avete discusso? E politicamente quali sono i vostri rapporti? «Ne abbiamo parlato pochissimo, le nostre sono posizioni inconciliabili. Politicamente parlando i nostri rapporti sono pessimi». Detto questo lei sarà candidata alle politiche? «Con la mia candidatura porterò dentro Forza Italia, il contributo riformista di Craxi. Porterò i valori di chi chi vuole costruire una società pacifica, tollerante. Intendo partecipare alla stesura del programma. Soprattutto sul finanziamento alla politica. Farà il possibile perchè tutto si svolga alla luce del sole. Dopo 13 anni da Tangentopoli la questione non è risolta, ma i Ds continuano ancora a vantare la loro presunta suiperiorità morale. E questa io la considero la vera immoralità. Adesso sono loro che denunciano aggressioni, Ma che dovrebbero dire Berlusconi e Craxi?» Che ne pensa di tanti fedelissimi craxiani che hanno fatto la scelta opposta alla sua? «C'è chi stava con Craxi perchè vinceva, erano scelte opportunistiche di chi culturalmente era subordinato al Pci. In una intervista mio padre disse che non si era accorto che il Psi stava degenerando. Io dico che non mi interessa il recupero dei degenerati». G. Sa.

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