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A EVA Catizone non è riuscito l'ultimo «colpo di coda».

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Ieri mattina, prima dell'inizio del Consiglio comunale, il sindaco ha presentato le sue dimissioni. Una mossa per bloccare l'iter della mozione e ottenere altri venti giorni (il tempo previsto dalla legge affinché le dimissioni diventino «efficaci e irrevocabili») per cercare di ricompattare la maggioranza. Una mossa che, però, non si è rivelata vincente. E così, alla fine di una giornata convulsa segnata anche dalla morte per infarto di un cronista del Quotidiano di Calabria che stava seguendo l'evento, la vicenda Catizone si è definitivamente chiusa. Il Consiglio, infatti, prima ha rinviato ad oggi la discussione sulla mozione di sfiducia. Ma poi, uno dopo l'altro, la maggioranza dei 40 consiglieri ha presentato le dimissioni al segretario generale avviando così le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale. In questo modo, quindi, anche le dimissioni del sindaco, Eva Catizone, che avrebbero acquistato valore formale solo fra 20 giorni, sono state di fatto superate. Ora si provvederà alla nomina di un commissario che resterà in carica fino al rinnovo del Consiglio che dovrà coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge. Nel caso di Cosenza, dunque, si andrà alle urne nella tornata elettorale di primavera che dovrebbe tenersi fra la prima e la terza domenica di maggio.

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