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La Rai annulla l'intervista a Flavia Prodi

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Oggi doveva presentare a «Domenica In» il libro scritto con il marito «Insieme»

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la moglie del Professore avrebbe dovuto parlare del libro «Insieme», scritto con il marito, ma il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ha deciso di annullarla per motivi di «par condicio». Il cambio di programma è stato comunicato soltanto ieri pomeriggio alla moglie del presidente dell'Unione. Il capo ufficio stampa di Romano Prodi, Sandra Zampa, era stata contattata dalla redazione di «Domenica in» già da alcuni giorni. L'accordo, ha precisato Zampa, era che la signora Prodi avrebbe partecipato alla trasmissione, ovviamente senza il marito, che l'incontro sarebbe durato 15 minuti, e che si sarebbe parlato esclusivamente del libro, scritto da Flavia Prodi col marito Romano e pubblicato dalle Edizioni San Paolo, in cui si parla pochissimo di politica. La signora Prodi, che in genere preferisce riservare il fine settimana alla famiglia, aveva accettato l'invito derogando a questa abitudine perché il marito aveva già preso l'impegno di partecipare, proprio a Roma, ad una manifestazione dei Repubblicani Europei. Romano Prodi, ha fatto sapere Zampa, è rimasto molto sorpreso dalla decisione di Domenica In. Da parte sua la Rai ha fatto sapere che «la decisione della sospensione della partecipazione di Flavia Prodi è stata presa dal Direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, come del resto è nelle sue prerogative, anche in considerazione delle norme ribadite dal Cda della Rai e richiamate nella lettera inviata dal Direttore Generale Alfredo Meocci ai direttori di Reti e Testate Alla Rai ha replicato anche don Vincenzo Santarcangelo, direttore generale delle Edizioni Sanpaolo che hanno pubblicato il libro. «Con il libro dei coniugi Prodi abbiamo fatto un'operazione che non era politica — ha detto — Nel momento in cui abbiamo accettato la sfida di fare questo libro non c'era un obiettivo politico, né tanto meno partitico. Il libro era la proposta, il biglietto da visita di una famiglia normale, che ha dei figli, e che dice come è stata la sua avventura negli ultimi 40-50 anni. Ovviamente quando fai questo tipo di proposta editoriale la fai attraverso dei simboli, attraverso persone abbastanza conosciute. Ma non c'è niente di partitico, non si vuole dire "siamo di destra o di sinistra, del nord o del sud". La par condicio non c'entra un cavolo. E poi, come edizioni San Paolo non abbiamo alcun interesse a entrare in una veste politica, ce l'hanno caricata addosso. Si trattava di tracciare il profilo di una coppia protagonista: potremmo fare lo stesso per Veronica Lario e Berlusconi o per Fini e signora. Ripeto: non c'è nessun gioco politico».

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